Incidente sulla “Malavita”, dove dal 2004 si attende un ampliamento
Un altro incidente, la scorsa settimana, si è verificato sulla sp 60 Malavita, una delle arterie fra le più pericolose della provincia, che insiste per 13 km nel territorio di Ragusa e per 4 in quello di Santa Croce. “Quella strada provinciale – dice Salvatore Mandarà, già consigliere provinciale e coordinatore di Fare Ambiente – dal 2004 al 2012 è stata oggetto di sei interventi per sistemazione, allargamento carreggiata e messa in sicurezza, ma è rimasta mancante dell’ultimo intervento, quello più importante, ricadente nel comune di Santa Croce Camerina, dove nel 2004 erano stati avviati gli espropri dei terreni limitrofi per l’allargamento della carreggiata dal km 13 al km 17, allo scopo di risolvere l’ultima viziosità (curva pericolosa) rimasta. Ma dal 2012 ad oggi, il nulla. Nessun intervento di manutenzione, ordinaria o straordinaria, è stato effettuato – dichiara Mandarà -. È anche vero che fino ad allora esisteva la democrazia, dove il popolo, attraverso libere elezioni, eleggeva i propri rappresentanti. C’era pure un’amministrazione provinciale che si preoccupava delle esigenze dei territori e interveniva con efficacia. Oggi l’unico dipartimento funzionale dell’ex provincia regionale di Ragusa è la polizia provinciale alla quale è stata tolta pure la competenza della viabilità e il rilevamento degli incidenti stradali”.
L’ultimo incidente risale a qualche giorno fa, quando F.D., studentessa all’accademia delle belle arti, nella solita curva, diventata scivolosa alle prime gocce d’acqua, se pur nel rispetto dei limiti di velocità, ha perso il controllo dell’auto schiantandosi da un muro all’altro (come è accaduto a decine di automobilisti in passato). Soccorsa prontamente dal 118, ha riportato solo contusioni e qualche livido. “In quel tratto di strada si rischia di morire – conclude Salvatore Mandarà – occorre l’intervento del primo cittadino e di tutto il consiglio comunale affinché il commissario del libero consorzio di Ragusa tra le priorità trovi le risorse economiche necessarie per mettere in sicurezza l’ultimo tratto, prima che si debba piangere qualche vita”.