Il Consiglio a un passo dal baratro: altro stop, commissario più vicino
Il Consiglio comunale fa un altro buco nell’acqua e i servizi di assistenza domiciliare (ai disabili e agli anziani), per il momento, restano privi di copertura economica. La votazione di lunedì sera, dopo la convocazione d’urgenza del presidente del Consiglio, si è conclusa con un nulla di fatto. La seduta, che si è svolta in modalità online, serviva a rimediare all’intoppo di giovedì scorso e procedere con l’approvazione dell’assestamento di bilancio. Ma non si è nemmeno arrivati a discutere la delibera, dal momento che il punto 1), quello relativo ai motivi dell’urgenza, è stato bocciato con 6 voti contrari (Agnello, Cappello, Gambino, Giavatto, Schembari e Zisa), 5 favorevoli (Candiano, Galuppi, Gravina, Mandarà e Santodonato) e un astenuto (Zago). La situazione appare, così, sempre più impantanata.
Con una novità sostanziale, cioè la scadenza dei termini (fissata al 30 novembre). Da questo momento entra in scena l’assessorato regionale alle Autonomie locali, che in qualsiasi momento, da qui alle prossime settimane, potrà nominare un commissario ad Acta, che potrà “intimare” all’aula di assolvere ai propri obblighi di legge. In caso di ulteriore rifiuto, il Consiglio verrà sciolto e la Regione, entro i venti giorni successivi, procederà alla nomina di un commissario, che stavolta rimarrebbe in carica fino al termine della legislatura (sindaco e giunta, invece, non si toccano). Resta il fatto che da qui al decreto assessoriale, il Consiglio potrà essere riconvocato per salvare se stesso e la città da una figuraccia difficile da motivare.
“In un momento così delicato per la vita di Santa Croce – spiega il presidente del Consiglio comunale, Piero Mandarà – è necessario far prevalere l’interesse pubblico. Non credo che qualcuno abbia voglia di impedire l’espletazione di servizi fondamentali, come l’assistenza domiciliare ai disabili e agli anziani. Stiamo parlando di questioni che attengono ai servizi sociali, all’attenzione verso i più deboli. Non si può sacrificare il senso di comunità sull’altare del pressappochismo politico, sarebbe molto grave. Invito, tuttavia, l’Amministrazione a ripresentare la proposta in maniera esaustiva e coinvolgere i consiglieri nella maniera auspicata”.
Anche dal consigliere Cappello, che aveva già votato contro nella seduta di giovedì, è arrivato un invito alla condivisione: “Si scioglie o non si scioglie? Viene convocato un consiglio comunale urgente su richiesta del Sindaco, su suggerimento del segretario comunale, per “invitare” nuovamente i consiglieri comunali a trattare una delibera bocciata due giorni fa! E’ un Consiglio comunale che poteva essere tranquillamente evitato, risparmiando così dodici gettoni di presenza. Caro Sindaco, la politica è condivisione”. Meno edulcorato, invece, il commento dell’ex vicesindaco, Filippo Frasca, rientrato nei ranghi dell’opposizione.