Frasca: “Il campo sintetico? Quella delibera è un modo per ritardare…”
“Sui tempi d’attuazione del progetto” dello stadio Kennedy “il sindaco è sfuggente. La delibera di giunta del 27 ottobre”, in cui si approva la realizzazione del manto in erba sintetica (per 643 mila euro), secondo l’ex vicesindaco Filippo Frasca, “trasuda ‘politichese’ ed è un escamotage per evitare l’ennesima magra figura dopo l’ultima della revoca dell’ordinanza del mercato”. L’ex assessore alla Sicurezza, revocato per un paio di volte dal suo incarico, ricorda che, in sede di approvazione del Bilancio, l’emendamento al Piano triennale delle opere pubbliche, per far avanzare la riqualificazione dello stadio da priorità 2 a priorità 1, era stato bocciato dall’aula. “Solo per evidenziare come l’azione del sindaco Barone – spiega Frasca – ha ritardato i lavori e si è smarrito nell’interpretare una convenzione chiara e leggibilissima”.
“Con certezza i fondi per il sintetico sono “provenienti da interventi statali e regionali” per lo sport ed il ribasso d’asta sarà destinato ad interventi strutturali ad altre strutture sportive per il completamento del primo o secondo stralcio per la riqualificazione dell’intera cittadella dello sport; l’iter – continua Frasca – si accelera se il Comune predispone autonomamente il piano economico; così è anche più facile trovare i fondi; questo che può sembrare un concetto astratto è l’unica via veloce per fare il campo. Le storie bisogna saperle raccontare dall’inizio alla fine”.
“La delibera 219 – secondo Frasca – è un atto per ritardare, “non fare” e non “per fare”! Speriamo di sbagliarci e di inaugurare il campo in questo mandato… (Sic!) E’ un mio parere che già abbastanza danni ha fatto il Sindaco nella tempistica per la realizzazione dell’impianto, quando senza batter ciglio ha assistito passivo durante i lavori del Consiglio Comunale, mentre impallinavano l’emendamento che cercava di portare l’opera alla prima annualità; un perfetto “killer” per l’avvio del progetto di cui si parla. Quanto ritardo accumulato per l’insipienza amministrativa. Questa delibera così fatta – continua il segretario cittadino di Territorio – dice che i lavori del campo non inizieranno per mano di questa amministrazione, ma serve solo al sindaco, per dire di essere il proponente del progetto. Per quanto riguarda poi le dichiarazioni di autorevoli partiti nazionali, che si schierano contro questo progetto e criticano senza ragion veduta, oltre ad apprezzarne la coerenza per aver bocciato anch’essi l’emendamento, mi limito ad esprimere un concetto semplicissimo: che la costruzione della nuova amministrazione parte dalla valutazione in tempi non sospetti di quello che si deve e non si deve fare per la città. Che sia chiaro, se il campo non riuscirà a farlo Barone – costretto – la prossima amministrazione, lo inserirà tra le prime priorità senza mezzi termini e senza tergiversare. Le responsabilità vanno assunte subito e in maniera inequivocabile! Oggi, senza strutture idonee la città muore, la città non cresce, non cresceranno agonisticamente le nostre generazioni più giovani, i nostri figli, i nostri nipoti”.