Click-day, anche le aziende di Santa Croce restano col cerino in mano
La Regione Siciliana fa marcia indietro sul click day, aprendo al strada a tutte le imprese che ne faranno richiesta, di accedere al Bonus Sicilia. Lo ha detto l’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano, nel corso di una conferenza stampa, dopo il flop della piattaforma digitale sulla quale aveva puntato il governo siciliano., e che già lunedì aveva subito un primo stop (e un rinvio di 72 ore). “La platea degli imprenditori è confermata”, ma “cambieranno le modalità del bando e prenderemo in considerazione tutte le domande, verificando soluzioni per rispondere a categorie non comprese nel bando stesso”.
“Ad ore pubblicheremo le modifiche sul bando originario per erogare il ristoro finanziario alle imprese – ha poi aggiunto -. Del resto da parte di Tim non è arrivata la garanzia totale sella riuscita del click day prorogato per domani mattina. Siamo stati messi con le spalle al muro”. “Io ero pronto a dare i fondi lunedì mattina – ha ammesso Turano -, sono cambiate le regole sul campo per fatti non imputabili a me. L’arbitro quella mattina non è venuto sto rimodellando il sistema per permettere a tutti di prendere qualcosa. Vogliamo pagare il prima possibile”.
Anche parecchi imprenditori di Santa Croce sono rimasti col cerino in mano in mano: “Abbiamo tutti perso tempo e soldi (firma digitale e Spid, più il costo della pratica) per niente”, si lamenta uno di loro. Coloro che si sono iscritti alla piattaforma della Regione – si chiama SiciliaPEI – entro la data di scadenza del bando, otterranno un ristoro. Ma i soldi a disposizione, 125 milioni di euro, verranno ripartiti fra tutte le aziende (circa 56 mila) e non solo fra quelle più veloci. I prestiti a fondo perduto da 5 a 35 mila euro promessi alla vigilia, si trasformano, quindi, in briciole.