Smantellati i servizi nelle spiagge. Protestano tutti: dal Pd a Frasca
“L’attuale Amministrazione comunale ha una visione completamente diversa, rispetto alla nostra, dello sviluppo turistico di Santa Croce Camerina e dei borghi marinari. È anacronistico eliminare o ridurre i servizi essenziali proprio nelle settimane durante le quali la nostra provincia è scelta da visitatori che provengono soprattutto dal nord Europa e che si aspettano standard di attenzione verso l’ambiente molto alti”. Lo scrivono in una nota il Partito Democratico e Articolo 1, in riferimento alla decisione di smantellare le spiagge dai servizi essenziali, come docce e passerelle, quando mancano dieci giorni alla conclusione del mese di settembre. “Noi punteremmo ad anticipare e prolungare la stagione turistica agevolando la permanenza dei villeggianti nei nostri borghi – si legge nella nota del centrosinistra – Nell’estremo lembo della bella Sicilia, in provincia di Ragusa, la stagione balneare non può di certo durare solo 40 giorni e di conseguenza neanche i servizi. Mantenere pulito il nostro territorio, comprese le nostre spiagge, deve essere il biglietto da visita per quanti vorranno scegliere di trascorrere le vacanze in questi luoghi. Iniziative di respiro internazionale e la promozione del nostro mare e delle nostre spiagge, sono alla base per un nuovo sviluppo economico”.
Interviene anche il segretario di Territorio, Filippo Frasca. Che avvia la polemica con un incipit ironico: “Con sommo decreto, si ordina, che la fascia costiera venga anticipatamente abbandonata e che ogni attrattiva e servizio cessi per evitare che turisti e avventori, possano disturbare la catalessi istituzionale; si ordina altresì che lo sviluppo economico in territorio di Santa Croce Camerina e borgate marinare, sia rimandato a data da destinare e non prima del mese di Luglio del 2022”. Un po’ di sana ironia – prosegue l’ex vicesindaco – è quello che ci vuole per sdrammatizzare una situazione al limite dell’assurdo. Il nocumento alle attività economiche è certo, la frettolosa scelta dell’amministrazione di smantellare passerelle, docce e isolette ecologiche ne è la prova. Non sono interventi per i quali necessita la maggioranza consiliare, non serve il patto di stabilità, proclamare lo stato di calamità naturale; sono interventi minimali che dipendono dalla volontà amministrativa. Chi vive di turismo, si inventa il lavoro per prolungare anche solo di una settimana la stagione. Con un colpo di spugna, l’amministrazione senza sensibilità o confronto che fa?… Smonta passerelle, isole ecologiche e docce; del resto è sempre la stessa amministrazione con la quale abbiamo avuto a che fare nelle sere di San Lorenzo e Ferragosto e siamo certi che le difficoltà del settore, sono aggravate dalla scelta mediocre di sottrarre al “Turismo” 20.000 € che avevamo accostato in bilancio. L’assessore al Turismo abbia la compiacenza di chiedere scusa, pur rimanendo a fare ombra”.
Anche il capogruppo di Liberi di Scegliere, sui social, contesta l’iniziativa dell’Amministrazione: “Strisce blu fino al 30 settembre, ma servizi come passerelle e cestini per la differenziata già tolti dalle spiagge da qualche giorno. Per questa Amministrazione la stagione estiva finisce secondo convenienza. Basterebbe essere sinceri e ammettere che prolungare le strisce blu serviva solo per rendere economicamente più appetibile il servizio per la ditta che avrebbe preso in gestione viste le riduzioni dei posti a pagamento. Come sempre il tutto sulle tasche dei villeggianti e gestori b&b che hanno pagato l’abbonamento per tutto settembre. L’ennesima contraddizione di un’amministrazione che promuove giornate ecologiche e nel frattempo toglie ai turisti il servizio di raccolta differenziata nelle spiagge. Complimenti”.