Frasca invita il sindaco in piazza: “Disposto a un confronto con lui”
“Quando nelle parole di un Sindaco, non ci sono novità degne di nota, farebbe meglio a tacere”. Lo scrive in una nota Filippo Frasca, segretario cittadino di ‘Territorio’ ed ex vicesindaco a palazzo di Città: “Il 65% di differenziata è il minimo indispensabile, i canali di gronda non sono farina del suo sacco e a spartire poltrone non è l’opposizione”. Frasca si rivolge ai cittadini di Santa Croce, citando alcuni passaggi dell’ultimo comunicato di Barone: “Il sindaco in riferimento alle acque piovane di Casuzze, scrive che si tratta di uno “studio che è stato sottoposto agli uffici tecnici del Comune dall’Associazione ViviAmoCasuzze…”. Perfetto, anche qui abbiamo ragione, non è stata l’amministrazione ma un’associazione, dei privati e anche qualche altra pressione che al sindaco fa comodo non citare; ci sono altre urgenze segnalate all’ufficio e al sindaco, che riguardano Via Monti Iblei. Sull’esternazione del sindaco: “Forse qualcuno non ha capito che l’operato del sindaco, non è la distribuzione di poltrone, ma governare al meglio la propria città”; possiamo solo complimentarci per la faccia tosta con cui il primo cittadino dipinge perfettamente il suo autoritratto che, da esperto mazziere, distribuisce e revoca assessorati. Eminente superstite della stirpe da Prima Repubblica! E aggiunge: “È stato l’anno dello storico 65% di differenziata…”. Non scendere sotto il 65% – continua Frasca – è un obbligo, un dovere civico. E’ stata espletata una gara che andava fatta ed è stato necessario dilatare la spesa per aggiungere servizi non previsti per circa 150.000 € annui. Quel 65% di differenziata è il limite minimo sotto il quale non si può scendere perché sarebbe impossibile giustificare la spesa! Nulla di nuovo, nulla di eclatante! Una semplice e scarsa ordinaria amministrazione! Un sano confronto con dati alla mano in Piazza Vittorio Emanuele II, Re d’Italia, possiamo farlo, su tutti gli argomenti che ritiene, come e quando vuole, ma prima inizi a fare il suo dovere comunicando al Consiglio comunale le cose che per legge vanno comunicate; la stanza di via Carmine non è casa sua, è a scadenza, in prestito”.