“Motorini selvaggi, a Punta Secca non è cambiato nulla”: la denuncia
“Il 20 luglio leggevamo sul vostro giornale un articolo dal titolo: Punta Secca: guerra ai motorini selvaggi. “Da oggi tolleranza zero”, citando le testuali parole del sindaco, “alle multe ordinarie aggiungeremo anche le sanzioni e questa volta faccio sul serio”. Con grande rammarico, dobbiamo sottolinearlo, nulla è stato fatto di quanto promesso”. Lo scrive in una lettera al nostro giornale Cettina Patanè, una dimorante stagionale. “Per tutta l’estate abbiamo continuato ad assistere, tra le vie di Punta Secca, a frastornanti schiamazzi notturni e a passaggi ripetuti di motocicli che a gran velocità e soprattutto a qualsiasi ora del giorno e della notte hanno costantemente disturbato la quiete pubblica. Tenendo conto che siamo già alla fine della stagione estiva – commenta la signora – non possiamo che tirare le somme di quanto accaduto e posticipare ogni speranza di buona gestione della viabilità e tranquillità pubblica per la prossima stagione. È plausibile pensare, tuttavia, che il prossimo anno, se così staranno le cose, si rischia per la borgata di Punta Secca di ricevere oltre alla bandiera verde, che il Sindaco personalmente è andato a ritirare, quella nera che si attribuisce alle località con altissimo inquinamento acustico e ambientale”.
“Sì, gentili giornalisti e signor Sindaco, perché trascorrere intere giornate e notti con rumori continui e persistenti di motorini e con gli schiamazzi di gente maleducata che urla, nonostante le ripetute richieste di abbassare il tono della voce, non è per niente semplice né bello, non è vacanza e non è riposo – spiega ancora la signora Cettina -. Inoltre, va ribadito e non dimenticato che i residenti la mattina vanno comunque a lavorare e che i clienti che soggiornano nelle strutture turistiche meritano una certa serenità e quiete nell’equilibrio di interessi contrapposti: quelli della movida e quelli del diritto al riposo e alle ferie. Chiediamo al Sindaco: lei che trascorre le vacanze a Punta Secca, non si è mai accorto o comunque non si accorge di tutto ciò? Il degrado ogni anno aumenta sempre di più, con grave danno per il turismo, ma l’amministrazione comunale continua ad essere silente e inconcludente”.
Ma un ultimo passaggio delle lettera è rivolto all’ordinanza con cui il primo cittadino, seguendo le restrizioni Covid, ha imposto routine più stringenti sia di controllo (da parte delle forze dell’ordine) che alle attività commerciali: “Per quanto riguarda l’Ordinanza n.26/2020, anche e soprattutto nella sua applicazione, non si notano effetti positivi o risultati evidenti – commenta la donna -. I controlli di routine della polizia locale si riducono ad una mera passeggiata e non sortiscono effetti significativi sulle decine di adolescenti e non che bivaccano davanti ai locali e sui gradini delle abitazioni, in totale spregio delle misure anti-Covid, senza mascherina e senza distanziamento sociale. Inoltre, cosa potremmo aspettarci di più, se anche i gestori di attività non ottemperano alle disposizioni dell’Ordinanaza n.26? Premesso ciò, ci auguriamo che quanto detto possa far riflettere e possa far muovere la nostra amministrazione ai ripari nell’ottica di una maggiore tutela della popolazione residente e non solo”.