Il richiamo di Mandarà: “La giunta non escluda il Consiglio dalle decisioni”
“Mi sento offeso per il mancato coinvolgimento dell’organo consiliare in merito alla gestione del Bilancio di previsione”. Lo spiega, in una nota, il presidente del Consiglio comunale di Santa Croce Camerina, Piero Mandarà, dopo che l’Amministrazione, con una delibera di giunta del 28 luglio, ha deciso di “prenotare” 23.880 euro per la realizzazione del cartellone estivo degli spettacoli. Soltanto il giorno dopo, precisa Mandarà, “il sindaco mi ha inoltrato una richiesta ufficiale di convocazione urgente del Consiglio per l’approvazione di alcune proposte, tra cui il Bilancio stesso. Alla luce di quanto deliberato il giorno prima, e dell’impegno di spesa approvato dalla giunta, questa richiesta risulta, però, incomprensibile e beffarda. Qualora il Consiglio decidesse, legittimamente, di modificare la dotazione dei due capitoli a cui la giunta ha deciso di attingere in dodicesimi – cioè turismo e tassa di soggiorno – cosa accadrebbe?”. “La sensazione è che qualcuno abbia deciso di scendere a patti prima di presentarsi in aula, vanificando così la funzione dell’organo di controllo. In altre parole, il Consiglio comunale non conta più nulla. Spero che tutti i colleghi, di maggioranza e opposizione, se ne rendano conto”.
Mandarà, inoltre, fa un richiamo a sindaco e giunta: “A distanza di un mese e mezzo dall’ultima seduta del Consiglio comunale, l’Amministrazione non ha ancora risposto in forma scritta alle interrogazioni presentate da alcuni gruppi politici. Inoltre, come è accaduto in occasione della modifica dello statuto, c’è una strana tendenza, da parte dell’amministrazione, a scavalcare o precedere le decisioni assunte dalle commissioni di merito (in quel caso la commissione Statuto). Il sindaco, infine, negli ultimi tempi non ha provveduto a consegnare la relazione semestrale sullo stato d’attuazione del programma e sull’attività svolta, come previsto dall’articolo 27 dello Statuto”.
“Da presidente del civico consesso – precisa Mandarà -, non voglio e non posso entrare nelle scelte politiche di questa Amministrazione, ma mi corre l’obbligo di evidenziare che i consiglieri non rappresentano soltanto un arredo istituzionale, bensì l’architrave della democrazia di ogni Comune, compreso il nostro. Ogni consigliere comunale rappresenta l’intera comunità ed esercita le sue funzioni nell’esclusivo interesse della stessa. Continuerò a difendere questa prerogativa in nome e per conto di tutti i consiglieri e a lavorare con passione, contrastando metodi che nulla hanno a che fare con la cultura della partecipazione. Inviterei anche gli altri rappresentanti istituzionali del nostro Comune a fare lo stesso”.