Barone contro Allù sui rifiuti: “Il vostro impegno fu definito irrisorio”
“Irrisorio. Questo è l’aggettivo con il quale la Presidenza della Regione Sicilia, con diffida n.2379 del 02.08.2017, ha definito la gestione dei rifiuti, riguardo all’elemento fondante e prioritario cioè la raccolta differenziata, durante la passata amministrazione di sinistra del Comune di Santa Croce Camerina”. Continua la sfida a distanza fra il sindaco di Santa Croce, Giovanni Barone, e l’ex assessore Giansalvo Allù, sulla gestazione del piano settennale dei rifiuti. Oggi l’ennesima nota da parte del primo cittadino.
“Dopo le ultime affermazioni a mezzo stampa rilasciate da esponenti del circolo “dem” relativamente alla gestione dei Servizi Ambientali del nostro Comune – spiega Barone – corre l’obbligo di precisare con dati e documenti alla mano come andarono veramente le cose. Cominciamo con una osservazione: in quel tempo, mentre l’assessore aspettava notizie dalla Regione, i Santacrocesi, pagavano più di 800 mila euro a semestre alla Ditta affidataria dei servizi ambientali, riproponendo un progetto del 2011 ormai superato dai tempi, per ottenere cosa? Cassonetti lerci e puzzolenti, sparsi in tutto il territorio, traboccanti di monnezza, nelle strade e nelle borgate, ove non erano certo un bel biglietto da visita per i turisti. Risultati, niente! Eppure i Santacrocesi pagavano profumatamente il servizio, per ottenere cosa, in quei cinque anni di amministrazione di sinistra? Il 10% di differenziata? L’operato dell’amministrazione comunale in materia di rifiuti, negli anni 2015-17 è stato censurato dalla Presidenza della Regione Sicilia con la citata diffida”.
“Un amministratore accorto – continua Barone – non doveva lasciare il paese indietro nella gestione dei rifiuti, agendo nelle more dell’avvio del tormentato piano settennale e avrebbe dovuto fare, sin dal 2014, quello che l’Amministrazione dal sottoscritto presieduta ha fatto non appena insediata e cioè: una pianificazione del servizio mediante l’approvazione di idoneo progetto e l’indizione di apposita procedura aperta (il tutto tutto conclusosi in appena 45 giorni). Appare evidente come per la sua incapacità a gestire politicamente la materia, l’Amministrazione di sinistra che ci ha preceduti, ha ottenuto la citata diffida della Regione Sicilia e la richiesta di “ritiro degli atti posti in essere con l’adozione dei conseguenti provvedimenti” da parte del Ministero dell’Ambiente e la monnezza indifferenziata al 85-90% da portare in discarica. Complimenti ancora all’assessore del tempo!”
“L’emerito assessore – continua la nota, piena di dettagli tecnici – mi accusa di attribuirmi falsi meriti. Certo il progetto settennale è nato sotto l’amministrazione Iurato, è vero, ma era un preciso obbligo di Legge; inoltre non avrei fatto niente in tre anni, ebbene il lavoro fatto è sotto gli occhi di tutti, facciamo giudicare gli altri ed è un fatto che sono stati raggiunti gli obiettivi qualitativi e quantitativi, fissati dalla Legge, nonostante il tempo sprecato prima del mio insediamento. Oggi, nella gestione dei rifiuti solidi urbani, siamo al pari di altri Comuni virtuosi, così come recentemente attestato e riconosciuto dalla Presidenza della Regione Siciliana (Catania 17 luglio 2020)”.
“È inoltre sotto gli occhi di tutti, nei fatti, il valore aggiunto generato dalla attuale buona amministrazione, nei centri urbani, dalle strade e in tutto il territorio sono spariti i cassonetti, che tutti ricordiamo stracolmi e traboccanti da ogni genere di rifiuti indifferenziati, con i disagi e danni di immagine conseguenti. Abbiamo voltato pagina e questo merito se lo prende tutto la mia Amministrazione, per intero, risultato ottenuto col lavoro, la programmazione e con la collaborazione dei Santacrocesi. Certo c’è tanto da fare ancora per esempio il contrasto al delinquenziale fenomeno delle discariche illegali in alcuni siti periferici, che attanaglia molti Comuni dell’isola, anche qui si è agito riprogrammando il piano settennale inadeguato, postato risorse di bilancio e investito in controlli. La medaglia le lasciamo ad altri, una per tutte che se la tenga ben stretta, la più brillante, che arriva direttamente da Palermo, a chi in quella amministrazione di sinistra si guadagnò l’aggettivo irrisorio”.