“Trova i soldi per gli spettacoli, non per i semafori”. Barone nel mirino
Il sindaco Giovanni Barone e il centrosinistra non si amano. Tutt’altro. Anche in questo primo lunedì d’agosto la polemica corre sui social. Il primo terreno di scontro è sulle micro discariche comunali, che sorgono a ridosso della periferia del paese. Articolo 1, con un’attenta rassegna fotografica, ha messo in risalto la situazione imbarazzante di alcuni cigli stradali, presi d’assalto dai rifiuti. Autentiche discariche a cielo aperto.
Barone, che fa delle tutela dell’ambiente uno dei propri cavalli di battaglia, ha reagito con stizza: “Goffamente cercano di fare ricadere sull’Amministrazione la responsabilità di un fenomeno delittuoso che purtroppo si perpetra su tutto il territorio ibleo, non fanno altro però che dimostrare due cose: la cattiveria politica, fine a se stessa; l’ignoranza del sistema complesso dei rifiuti. Le micro-discariche stradali sono un fenomeno sovracomunale che le amministrazioni e le municipalità sono costrette ad affrontare quotidianamente”. Il sindaco ha poi messo in risalto gli interventi della sua Amministrazione, senza risparmiare una stoccata finale ai contenders: “Se studiassero, se si informassero, magari soprattutto sulle magre figure fatte quando amministravano loro, certi personaggi, eviterebbero di esternare il loro livore e ci farebbero più figura”.
In serata, però, è stato il Partito Democratico, sempre con la complicità di Articolo 1, a rigirare il coltello nella piaga: “Nel mese di agosto si spenderanno circa 30.000 euro per spettacoli e feste, anche di dubbia sicurezza organizzativa, e non si trovano quattro soldi per aggiustare un semaforo, rotto da 8 mesi, posizionato in un punto nevralgico del paese. A virità… se n’avissunu rittu nun c’avissumu crirutu!”. Il riferimento è alla delibera di giunta del 28 luglio, con cui l’Amministrazione ha prenotato 23.880 da due capitoli di spesa (Turismo e Tassa di soggiorno), senza che il Bilancio sia stato approvato (è atteso al vaglio del prossimo Consiglio comunale). Si tratta di impegni in dodicesimi. Ma è la scelta politica di destinare i soldi agli spettacoli, anziché ai semafori, che desta perplessità.