Addio all’impianto di depurazione: la Regione riprogramma i fondi
Duro colpo per il Comune di Santa Croce che per il momento dovrà rinunciare all’ammodernamento dell’impianto di depurazione di contrada Pescazze. L’opera, che nel 2017 era stato finanziato per 3,7 milioni di euro e l’anno seguente era stato inserito nel Patto per il Sud, è fra gli interventi che il governo Musumeci ha deciso di depennare dalla lista. La decisione della giunta regionale arriva in seguito alla necessità di reperire 140 milioni di euro per ottemperare alla richiesta di mettere in sicurezza il bilancio dello Stato (si chiama, tecnicamente, contributo regionale alla finanza pubblica, e costa alla Regione un miliardo l’anno). Così palazzo d’Orleans si è vista costretta a intervenire su 41 diversi progetti non giuridicamente vincolanti, ovvero che non risultano immediatamente cantierabili o “non sono puntualmente individuati”. Ma anche per quegli interventi senza risorse “né accertate né impegnate sul bilancio regionale”, o per i quali non c’è l’anticipazione del 10% erogata dallo Stato. In parole povere, l’impianto di depurazione non è stato ritenuto strategico ed è stato cassato. L’unica chance di mandarlo in porto è prevedere il suo inserimento nella prossima programmazione europea (2021-27), ma i tempi si allungherebbero di parecchio. Il taglio operato dal governo riguarda anche le infrastrutture (per oltre 30 milioni di euro), gli interventi contro il dissesto idrogeologico (per 44 milioni) e la Protezione civile (16 milioni).