I tamburi kamarinensi e l’impegno nel sociale: donano sangue all’Avis
Nato dall’amore, coeso dall’amicizia e maturato dall’impegno, il gruppo “Tamburi Kamarinensi” è oggi una realtà nota della città di Santa Croce Camerina. Grazie alla voglia di fare, e alla passione per le percussioni, 18 tamburi, 6 chiarine, accompagnati dal gonfalone, con le effige medievali, hanno avuto l’idea di unirsi e formare un gruppo di tamburi medievali nel 2016. L’entusiasmo e l’impegno hanno fatto sì che già dopo poche settimane il nucleo iniziale ha svolto le prime manifestazioni in ambito locale e col passare del tempo la partecipazione è aumentata. Adesso, dopo quattro anni, i “Tamburi Kamarinensi”, aiutati dalla riconoscenza di un’intera Sicilia, hanno avuto l’onore di poter partecipare a numerose manifestazioni, dentro e fuori le mura santacrocesi.
“Per realizzare grandi cose, non dobbiamo solo agire, ma anche sognare, non solo progettare ma anche credere“… questo è il motto di un gruppo che ritiene che oltre allo spettacolo, ai suoni, alla cultura medievale dei loro abiti, c’è anche il senso di responsabilità, di identità e appartenenza alla propria città. Così domenica il direttore artistico Rosario Venturelli, il presidente Giuseppe Cappello, il vice presidente Roberto Salafia, la segretaria Barbara D’Ambrogio assieme a Giorgio Baeli e Andrea Iozzia hanno sentito il dovere civico di dare il loro apporto all’Avis di Santa Croce Camerina con la loro donazione di sangue e lo scambio di gadget, consolidando i valori dell’Amicizia, dell’Altruismo e della Solidarietà sociale.