“Farmacie Schembari riunite” diffida: descrizione dei fatti artificiosa
Egr dott. Paolo Mandarà la presente in nome, per conto e nell’interesse della società “Farmacie Schembari f.lli Giorgio e Lucio riunite snc” avente sede legale in via A. Di Stefano 2 in Santa Croce Camerina e p. iva 01447260884, in persona del suo legale rapp. p.t. dott. Lucio Schembari che sottoscrive la presente per adesione, conferma e conferimento incarico, per rappresentarle quanto segue.
In data 28 maggio 2020 è stato pubblicato sul sito della testata giornalistica on line di cui Lei è direttore responsabile l’articolo recante il titolo: Soldi e incarichi a familiari, il sindaco nel mirino: “dov’è la trasparenza?”. In tale articolo si legge testualmente: “L’ombra di parentopoli si allunga su palazzo di Città. A sollevare la questione è un post del Partito Democratico di Santa Croce che assieme ad Articolo 1, prende di mira Giovanni Barone: “Egregio sig. Sindaco le sembra moralmente corretto consentire che si diano incarichi diretti a parenti di consiglieri ed assessori? La considera una prassi trasparente? C’è forse qualche obolo da pagare? Crede veramente che i cittadini l’abbiano votata per perseguire tali comportamenti?” Vediamo a cosa si riferisce la nota del Pd… Mentre risale al 14 maggio scorso, stavolta ad opera del 5° Dipartimento, l’affidamento diretto alle Farmacie riunite Schembari “per l’acquisto di farmaci destinati alla prevenzione del fenomeno del randagismo”. In questo caso la ditta è direttamente collegata a Lucio Schembari, consigliere comunale di Liberi di Scegliere… Da quanto sopra si evince che il giornalista firmatario dell’articolo ha la certezza di ciò che è successo e che tale certezza derivi da documenti ufficiali. Orbene se il giornalista scrivente e/o gli altri organi del quotidiano on line avessero verificato la veridicità e completezza delle informazioni in loro possesso, anche contattando la società ” Farmacie Schembari Dr Giorgio e Lucio riunite snc” avrebbe potuto accertare la veridicità dei fatti. Nessuna attività di controllo è stato posto in essere da alcun organo della testata giornalistica. In tal modo si è recato un pregiudizio grave alla reputazione della società mia assistita, la quale si trova coinvolta suo malgrado in una ricostruzione di una vicenda che è del tutto frutto di congetture. Ciò comporta per la testata giornalistica di cui Lei è responsabile, l’aver posto in essere una condotta ancora più colpevole rispetto alla pagina fb dalla quale si afferma aver preso l’informazione, perché non è stata usata neppure la diligenza minima nella verifica delle informazioni e del rispetto dei parametri fondamentali di verità e continenza della ricostruzione che emerge dalla narrazione di quanto riportato nell’articolo in questione.
L’articolo in questione accosta volutamente le affermazioni gravi sopra riportate tra virgolette, benché attribuite ad un articolo riferito alla locale sezione del Partito Democratico ed Articolo 1, a citazione espressa della società mia cliente rappresentando in tal modo una ricostruzione parziale dei fatti che stravolge completamente la verità storica degli accadimenti, avallando in tal modo illazioni che gettano tinte fosche sul corretto operato del legale rapp. p. t. della società “Farmacie Riunite Schembari”. E’ intuitivo il sotteso significato che emerge dalla lettura dell’articolo de quo, grazie alla certosina opera di cesellamento delle frasi che fanno ipotizzare l’Ente comunale abbia disposto l’acquisto di farmaci presso la farmacia di proprietà dei dott.ri Lucio e Giorgio Schembari, in considerazione del ruolo politico rivestito dal primo in seno al civico consesso comunale.
In considerazione di tutto quanto sopra esposto La invito e diffido a procedere ai sensi della normativa vigente in materia ed in particolare dell’art 8 Legge 47/1948 e sue successive integrazioni e modificazioni, ad una immediata rettifica di quanto riportato nel citato articolo nella collocazione prevista dalla legge e con risalto analogo a quello riservato al brano giornalistico a cui la rettifica si riferisce.
Una corretta e diligente indagine preventiva avrebbe consentito di appurare che già nel lontano 2015 il Comune di Santa Croce Camerina, al fine di garantire il servizio di lotta al randagismo avendo la necessità di reperire presso strutture farmaceutiche del materiale veterinario, verificava la disponibilità per la fornitura delle uniche due farmacie presenti nel territorio comunale. Già nel 2016 i competenti uffici comunali scelsero liberamente di rivolgersi alla farmacia dei dott.ri Schembari, che, pur conoscendo le dilatate tempistiche di pagamento dell’Ente pubblico richiedente, accettavano di effettuare la necessaria fornitura. E’ notorio che nel 2016 l’amministrazione era di segno politico diametralmente opposto allo schieramento politico di appartenza del dott Lucio Schembari.
Dal 2016 ad oggi la società “Farmacie Schembari Dr Giorgio e Lucio riunite snc” continua a fornire il Comune di Santa Croce del materiale veterinario fondamentale per garantire sul territorio un efficace contrasto del fenomeno del randagismo. Potrà essere appurato con una seria e scrupolosa verifica che benchè le forniture siano iniziate nel lontano 2016 solo nel marzo del 2020 si è avuto il primo pagamento parziale delle somme dovute. Altra consistente cifra deve ancora essere pagata dal Comune, ciò nonostante per mero senso civico e di appartenenza alla comunità la società “Farmacie Schembari Dr Giorgio e Lucio riunite snc” continua a garantire il servizio di fornitura per non rendere difficoltoso o più oneroso il servizio di reperimento delle forniture veterinarie per i competenti uffici che si occupano del fenomeno del randagismo.
Ciò evidenziato è palese che l’artificiosa descrizione fatta nell’articolo in questione getta una fosca luce sull’operato sia della società stessa che del suo legale rapp. p.t. il quale viene fatto apparire come colui che avvantaggiandosi del proprio ruolo politico ha fatto beneficiare alla società che rappresenta un qualsivoglia beneficio economico, con modalità clientelari che non appartengono alle persone di cui si discute. Voglia pertanto formulare le dovute scuse per l’accaduto nei confronti dei dott.ri Lucio e Giorgio Schembari titolari della società in questione. Ci si riserva di adire la prevista procedura di mediazione ai sensi della normativa vigente, quale fase prodromica della successiva azione giudiziaria. Valga la presente ad ogni effetto di legge.
La replica del direttore Mandarà
Prendiamo atto della richiesta di rettifica di “Farmacie Schembari Riunite”, la apprezziamo nei modi e nei contenuti, e, come previsto dall’ex art. 8 della legge 47/1948, ci prestiamo alla sua pubblicazione.
Con due considerazioni: qualsiasi tentativo di attribuire alla testata una “artificiosa descrizione”, nel tentativo di gettare una “fosca luce” sull’operato dell’azienda, bollando la ricostruzione come “frutto di congetture”, non corrisponde al vero. L’articolo – che prende spunto dalla nota di un partito, riconosciuto come tale dall’art. 48 della Costituzione – rivela semmai un dubbio sull’opportunità politica di affidare un incarico diretto a società riconducibili a membri della giunta o del Consiglio comunale. Non sfuggirà ai mittenti della diffida, che nel 2016 il dottor Lucio Schembari non ricopriva alcun incarico all’interno delle istituzioni comunali e, pertanto, il motivo del “contendere” veniva meno. Oggi la situazione è diversa.
La seconda riflessione, invece, è legata al contenuto del pezzo: l’articolo 21 della Costituzione sancisce che “tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione. La stampa non è soggetta ad autorizzazioni o censura”. Pertanto rivendichiamo anche in questo luogo il diritto a informare ed essere informati. Le notizie contenute in un articolo sono selezionate dall’autore in base alla rilevanza che egli attribuisce loro e divulgate seguendo criteri di verità, pertinenza e continenza. Non per far piacere a un lettore piuttosto che un altro. Per il rispetto dei ruoli, tanto vi dovevo.