La demagogia della dubbia opposizione: Savà scrive a Chiara Zago
“Voglio rispondere alla Consigliera Zago perché mi sono sentito offeso dal suo articolo. Avrei potuto usare un aggettivo diverso, magari in tono con le maldestre accuse formulate su una parte dell’attuale vera opposizione, ma preferisco smorzare la polemica”. Così l’avvocato Pietro Savà, che con una lettere aperta al nostro giornale si rivolge alla consigliera Chiara Zago, in risposta all’articolo pubblicato il 29 maggio scorso.
“Voglio specificare che il sottoscritto, ha sostenuto e continua a sostenere il Consigliere Comunale Salvatore Cappello, oggi transitato nelle file del PD, considerando la sua scelta un segno della sua maturità politica. Voglio iniziare questa mia riflessione in modo pacato e serena, ma sicuramente incisiva e determinata. L’affermazione riportata nell’articolo della Consigliera Zago, “Salire sul carro del vincente”, risulta in tutta la sua evidenza un fuor d’opera eclatante, perché prima delle elezioni nessuno si era attrezzato con una sfera di cristallo. Ma se così fosse stato non è dato capire perché sia andata con il perdente che oggi invece pare sia divenuto il vincente.
Accusare poi di aver realizzato una lista solo per vincere le elezioni è un fatto deplorevole, non fosse altro che in questo modo si offendono centinaia di cittadini, che da una parte hanno promosso un progetto politico, con un programma elettorale, e dall’altra, gli eletti che hanno creduto nel progetto e nel programma elettorale. Se poi il progetto possa fallire per i più disparati motivi è fra le cose della vita.
La Consigliera Zago poi, in modo temerario, rincara la dose affermando che “una parte di quella coalizione”, “senza ritegno e senza un briciolo di dignità comincia a sputare sentenze sull’operato dell’amministrazione”. Bene consigliera Zago, considerato che con queste parole ha voluto offendere, non solo i consiglieri oggi passati all’opposizione, ma anche tutte quelle persone che hanno sostenuto e continuano a sostenere gli stessi, al fine di non incorrere in possibile confusione, la pregherei pubblicamente di specificare quale sia “quella parte di coalizione che “senza ritegno e senza un briciolo di dignità comincia a sputare sentenze sull’operato dell’amministrazione”.
Indicare genericamente una parte della coalizione formata da otto consiglieri, è come tirare una pietra e poi ritirare la mano. Sono certo che Lei non specificherà quale parte di coalizione si sia macchiata della mancanza di un briciolo di dignità. Se così sarà quanto da lei affermato si rimette al mittente.
Infine, solo per mero spirito di completezza, appare del tutto fuori luogo un invito per una eventuale collaborazione per il bene dei cittadini, quando, prima inopinatamente siano stati offesi gli eventuali interlocutori, additandoli come chi usi “ espedienti di bassa demagogia”. Nel Far West prima si sparava, e se poi rimaneva vivo all’interlocutore gli si chiedeva come si chiamava.
Degno di nota è il pensiero finale della consigliera Zago sul vero significato del “Fare Politica”: esigenza necessaria della socialità e della umana convivenza che tende a promuovere il bene comune e la completa formazione della persona umana”. Faccio mio questo pensiero e la ringrazio per avercelo donato”.