Al sindaco non piace la verità: “Stiamo valutando un’azione legale”
“A seguito delle recenti notizie pubblicate sui social dal Pd-Articolo 1 e riprese da un sito di informazione online locale, con oggetto ‘affidamenti sospetti’ e presunta ‘Parentopoli’, il Sindaco Giovanni Barone ed il Settore Legale dell’Ente stanno verificando se ci sono i presupposti per una responsabilità penale al fine di tutelare l’immagine e l’operato dei funzionari e dell’amministrazione”.
E’ questa la nota pervenuta questo pomeriggio alla redazione di Santa Croce Web, e a tutti gli organi di stampa, in seguito a un articolo pubblicato ieri dalla nostra testata giornalistica e intitolato ‘Soldi e incarichi a familiari, il sindaco nel mirino: “Dov’è la trasparenza?”‘. Si tratta di un articolo che, facendo riferimento alla nota di Pd e Articolo 1, e ad un paio di determinazioni dirigenziali del 22 e 28 maggio scorsi, si interroga sulla opportunità politica di procedere con affidamenti diretti nei confronti di ditte collegate a componenti della giunta e del Consiglio comunale di Santa Croce Camerina. Vale la pena specificare che i documenti esistono e si trovano pubblicati all’Albo Pretorio del comune di Santa Croce Camerina e che il primo cittadino, o chi per lui, non ha formulato alcuna richiesta di rettifica rispetto al nostro articolo. Ha preferito procedere con una nota agli organi di stampa che nasconde il retrogusto amaro dell’ “avvertimento” e della “querela temeraria” nei confronti del giornale. Il classico atto di censura che il sottoscritto, in qualità di direttore responsabile, respinge in modo netto e perentorio. (Il direttore responsabile, Paolo Mandarà)