Parrucchieri ed estetisti, Frasca contro gli “sciacalli” di professione
“Quello che viviamo, non ha precedenti nella storia recente dell’umanità; ogni appello e tentativo di mitigare la tentazione di uscire di casa e porre fine a condotte poco rispettose dei diritti altrui, è un dovere!” Comincia così la nota del sindaco di Santa Croce, Giovanni Barone, e del suo vice, Filippo Frasca. I due amministratori focalizzano l’attenzione su uno degli effetti collaterali dell’emergenza sanitaria determinata dal Coronavirus. “Oggi l’attenzione ricade su alcune attività che, come tante altre sono al collasso: il settore cura della persona, parrucchieri ed estetisti”. Nel mio trascorso amministrativo – si legge nel documento – esiste traccia indelebile di un tentativo, poi vanificato, di mettere fine al fenomeno; oggi, a differenza di allora, non si tratta solo di “Abusivismo”, di “Lavoro nero”, ma alla luce del disastro sociale ed economico, si tratta di vero e proprio “Sciacallaggio”. Esistono elementi che evidenziano il perdurare del fenomeno; non c’è rispetto verso le persone e la salute pubblica; con quale coraggio e dignità un operatore “abusivo” , oggi, può prestare la sua opera per un taglio di capelli o per un intervento estetico?” .
“Non si viola solo la norma sull’abusivismo e le limitazioni imposte dai recenti dpcm – scrivono Barone e Frasca – ma è un sacrilegio e condotta immorale a danno di chi convive nella nostra stessa comunità. Non meno ripugnante è la condotta dei cittadini che si prestano a tale pratica. L’invito che faccio a tutti coloro che pensano di restare impuniti, è di soprassedere a queste pratiche, “rendendo noto” che sarà impegno dell’amministrazione, far perseguire queste condotte. Anche diversi Consiglieri Comunali hanno segnalato questa necessità. Personalmente non mi nutro del consenso degli sciacalli. Auguro per tutti noi di uscirne presto; ringrazio chi con abnegazione è in prima linea e quanti, segregati a casa fanno il proprio dovere, permettendoci di lavorare con maggior serenità”.