Le reazioni: “Amministrazione abusiva. Tradito il voto degli elettori”
“Il ricorso al provvedimento di revoca degli assessori è un grave sgarbo istituzionale. Uno dei tanti atti scellerati che nelle ultime settimane ci avevano portato a prendere le distanze dall’operato di questo sindaco”. Lo dichiarano in una nota i consiglieri Piero Mandarà, Antonella Galuppi, Giovanni Giavatto e Salvatore Cappello, e l’ex assessore Adolfo Robusti. “Anziché cercare di ricucire un rapporto messo in crisi dalle assurde pretese dei suoi consiglieri “di fiducia”, e dalla mancata condivisione dei punti programmatici che l’intera coalizione si era intestata in campagna elettorale (ad oggi disattesi), il sindaco Barone ha lentamente logorato e infine distrutto la squadra con cui aveva vinto le elezioni non più tardi di due anni e mezzo fa. La sua scelta di revocare gli assessori, dopo aver surrogato il vice-sindaco e sospeso le deleghe ai consiglieri comunali “poco graditi”, è il tradimento degli accordi politici e della volontà degli elettori. Barone non ha avuto rispetto dei nostri 1.526 voti di preferenza, né della comunità che rappresenta. Si è rivelato un sindaco inadeguato e inefficiente. Alla luce dell’ultima crisi politica, e dell’assenza di una maggioranza certa in Consiglio comunale, avrebbe fatto bene a rimettere il suo mandato nelle mani dei santacrocesi. Invece, dimostrando un ego superiore a qualsiasi interesse collettivo, sceglie di perseguire la via dell’inciucio per creare nuove e solide (?) maggioranze. Il nostro rammarico è esserci fidati troppo a lungo della persona sbagliata, e di aver perso tempo tentando di ricucire dei rapporti che il sindaco aveva già deciso di smantellare in nome di un ribaltone che nessun santacruciaro gli ha chiesto. L’unico modo che gli è rimasto per tentare di salvare le apparenze è dimettersi. Da parte nostra rimarrà l’impegno, oggi più che mai, di rappresentare le istanze che provengono dal territorio e dai nostri elettori. Non faremo alcuno sconto a una squadra di governo che dopo questa operazione può ritenersi ufficialmente abusiva”.
“Per Cognata era stato un passo indietro legato agli impegni personali, ora conciliabili. Con Frasca c’era stata un’incomprensione su alcuni punti, ma adesso si parte da una nuova base su accordi chiari. Lavoro con persone che ho avuto accanto sin dal principio, Frasca era un designato. Ereditano le deleghe degli assessori uscenti, in linea di massima”. Sono queste le uniche parole affidate dal sindaco Giovanni Barone al quotidiano “La Sicilia”.