Agnello: “Siamo stati zitti perché non ci interessano le poltrone”
Si leva una voce dall’opposizione. E’ quella di Luca Agnello, capogruppo di Liberi di Scegliere, che sui social ha riassunto le tante grane dell’Amministrazione in un video di un minuto e mezzo. Senza entrare nel merito della crisi (“Sono tutte chiacchiere che ai cittadini interessano zero”), Agnello ha elencato tre punti: “Il primo è che nella maggioranza non è cambiato nulla. Tutti – assessori e consiglieri – sono rimasti al loro posto. Se fino a oggi l’opposizione non ha parlato è perché a noi interessano i problemi dei cittadini e non la guerra delle poltrone. Secondo: non capiamo con che dignità gli assessori Robusti e Giavatto continuano a prendere la loro indennità senza fare nulla. Terzo: sulla questione della revoca del presidente del Consiglio, abbiamo presentato una mozione che la maggioranza ha strumentalizzato per fini politici. E’ gravissimo. Siamo stati accusati di averci pensato casualmente solo adesso, ma per aggiustare le cose c’è sempre tempo”.
Riassumendo, in breve: nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, il sindaco, in assenza di una maggioranza chiara, ha ritirato due punti all’ordine del giorno e proposto all’opposizione di fare lo stesso con la mozione che la segretaria comunale aveva bollato come “illegittima”. L’introduzione dell’istituto della revoca del presidente del Consiglio non attiene al regolamento, bensì allo Statuto. Dopo una polemica infuocata e cinque minuti di sospensione, è successo quanto auspicato dal primo cittadino.
Il quadro più generale, invece, parla di due assessori (Robusti e Giavatto) che si erano sfilati dai lavori della giunta, ma continuano a restare in carica. Il sindaco – che li ha spogliati delle deleghe e ha surrogato Giavatto con la Mandarà, diventata sua vice – non ha ancora esercitato la revoca, che rientra nelle sue competenze (è già successo in passato con gli assessori Dimartino e Frasca). Non l’ha ancora fatto perché il quadro generale è tutt’altro che delineato: continuano le trattative con pezzi dell’opposizione – al di là delle smentite di facciata – per modificare a quasi tre anni dall’inizio del mandato la squadra di governo. Tra pochi giorni tutto dovrà diventare più chiaro.