Si è chiusa l’esperienza del servizio civile per 15 giovani volontari
Sì è chiuso martedì, con il ringraziamento dell’amministrazione e del sindaco Giovanni Barone, l’anno del Servizio civile per 15 ragazzi che hanno prestato il loro impegno al comune di Santa Croce Camerina. “Noi giovani camarinensi” era un progetto rivolto a otto volontari che si sono occupati di cultura al servizio delle nuove generazioni, ma anche della biblioteca comunale e del museo civico: i volontari erano Michelangelo Alabiso, Sara Ragusa, Daria Fede, Leandra Varcadipane, Micaela Mauro, Dalila Dipasquale, Roberta Barone, Andrea Iozzia, sotto l’attenta direzione della dirigente dott. Antonella Gulino e di Angela Nolfo. Il progetto “Verde Mediterraneo” invece ha visto impegnati sette giovani: Nicolò Baeli, Hana Chouari, Noemi Cascone, Stefania Puglisi, Gaia Bonaventura, Simone Bellassai e Rosario Dipasquale, coordinati dall’arch. Occhipinti e dal geometra Migliaccio. Il Comune di Santa con questi giovani volontari Croce Canterina ha organizzato ed effettuato la marcia per l’ambiente, quattro giornate ecologiche, ha aggiornato il Piano di Protezione Civile, ha predisposto un Master Plan di tutte le aree verdi, distribuito oltre 6.000 kit per la Raccolta differenziata, utili per la gestione della Sala Operativa della Protezione Civile, ha riattivato il Servizio pesa dei rifiuti differenziati presso il CCR, effettuato una campagna di sensibilizzazione sul tema della Raccolta Differenziata in tutte le scuole camarinensi e altre iniziative di promozione della tutela ambientale nelle piazze del paese e della zona costiera.
Tutti i giovani, vivendo a Santa Croce, attraverso i due progetti hanno svolto non solo un’attività lavorativa ma hanno assunto un’esperienza formativa che gli ha permesso di acquisire competenze tecniche sicuramente spendibili nel futuro professionale. “Grazie al servizio civile nazionale presso il nostro Comune – ha spiegato il sindaco Giovanni Barone che ha voluto ringraziare personalmente – i ragazzi e le ragazze oltre a impiegare e sperimentare le proprie abilità in campo lavorativo, hanno avuto la possibilità di vivere esperienze personali e sociali e di sviluppare, attraverso la conoscenza delle istituzioni e del funzionamento dell’ente pubblico, una maggiore consapevolezza dell’essere cittadini partecipi della vita sociale”.