Bene comune e buone prassi. “Una ricetta per il rispetto dell’ambiente”
La qualità della vita di ognuno è legata a quella degli altri. Si tratta di una grande sfida che, prima o poi, Santa Croce Camerina dovrà affrontare, rivolgendosi in primis ai propri cittadini. Lo smaltimento dei rifiuti è uno dei maggiori problemi che la città sta affrontando con il sindaco Giovanni Barone in prima linea, anche perché detentore della delega all’ambiente. Sul piano della responsabilità civica, occorre educare le persone ad una condotta dedita al buon senso, alle buone prassi e al rispetto delle regole. “Favorire la cultura del bene comune non è più rinviabile e bisogna mettere in atto – dice Salvatore Mandarà, coordinatore di FareAmbiente – principi e criteri volti alla conservazione e al miglioramento dell’ambiente urbano, quale bene primario della comunità santacrocese”.
“E’ chiaro che occorre la partecipazione attiva dei cittadini, sia per alzare il livello qualitativo dei servizi, che per proporre ottimizzazioni e interventi, ma anche per segnalare disservizi o denunciare illeciti. Un insieme di norme comportamentali e di attività volte e svolte – continua Mandarà – in tutto il territorio comunale, borgate comprese, finalizzate a tutelare la convivenza civile, la qualità della vita, con la salvaguardia della sicurezza dei cittadini, tutti temi del programma elettorale del sindaco. Oltre ad informare i cittadini e vista la presenza di diverse etnie, con lingua, usi e costumi diversi da quelli italiani, occorre agevolare, per poi pretendere forme di partecipazione e collaborazione responsabile nel rispetto dei regolamenti comunali e delle normative vigenti. Se si vuole trasformare tutto questo in “compendio sul decoro urbano” – conclude il responsabile di FareAmbiente – allora sì che può veramente diventare uno strumento attraverso il quale i cittadini si impegnano, collaborando con l’amministrazione comunale e con le associazioni, a dare il proprio contributo per rendere più bella e pulita la nostra Santa Croce”.