Cuccioli abbandonati tra i rifiuti. Come l’Enpa contrasta il randagismo
Se il fenomeno del randagismo in Sicilia è un problema sfuggito di mano, a Santa Croce Camerina tutto il territorio è monitorato capillarmente anche nelle borgate. Ad aiutare l’amministrazione comunale è l’Enpa di Liliana Senatore, che con l’apporto dei propri volontari espleta attività di controllo persino nelle campagne e nelle aree periferiche intorno alla città, dove i cittadini incivili abbandonano cucciolate indesiderate o cani adulti e anziani. Infatti, non è difficile animali abbandonati tra i cumuli abusivi di immondizia lungo le strade provinciali, in aree di campagna o anche nelle borgate di Casuzze, Caucana, Punta Secca, Torre di Mezzo e Punta Braccetto. E se non soccorsi subito, diventa difficile per loro affrontare condizioni di vita a cui non sono preparati, finendo per ammalarsi o vittime di incidenti stradali. Il mantenimento in canile di un cane ha un costo giornaliero di 3,50 euro a carico della collettività.
Cifre importanti, che fanno capire quanto gli abbandoni e la mancata prevenzione incidano pesantemente sui bilanci comunali. Sebbene la responsabilità della tutela degli animali non padronali presenti sul territorio comunale sia in capo ai Comuni, coadiuvati dalle ASP, come previsto dalla Legge quadro sul randagismo 281/1991, recepita dalla Legge regionale 15/2000, è fatto obbligo, infatti, alle amministrazioni comunali di provvedere all’applicazione del microchip e iscrizione alla anagrafe canina, alla sterilizzazione, e alla cura e al mantenimento fino ad adozione. Inoltre, la Circolare del Ministero della Sanità 5/2001, viste le difficoltà e la lentezza nell’attuazione della Legge quadro, ha introdotto la figura del cane libero accudito, o “cane di quartiere”, consentendo alle amministrazioni il riconoscimento dell’idoneità dell’animale a vivere per strada. È il caso di Ciccio, ben accolto in città dai residenti, amato, coccolato, e compagno di giochi per bambini e adulti. Adottare un animale è un grande di generosità e di buon cuore, e grazie, appunto, all’impegno dei volontari dell’Enpa tanti cani e gatti sfortunati hanno avuto la possibilità di avere una vita decente.