La sinergia fra Avis e medici di famiglia: “Sentinelle di buona salute”
Rosa Giaquinta è una convinta sostenitrice del fatto che la donazione del sangue è un atto concreto di altruismo e solidarietà, e che il tasso di civiltà in un paese si misura anche sulle forme di sussidiarietà e di cittadinanza attiva. “Ed è proprio quello che fanno quotidianamente i medici di famiglia, vere sentinelle della salute dei cittadini di ogni città. La salute dei miei pazienti prima di tutto – dice la Giaquinta, presidente provinciale della Fimmg – e l’invito a diventare donatori di sangue all’Avis perché aiuta a chi ne ha bisogno e fa sì che ognuno di noi possa sempre controllare il proprio stato di salute”. Piena soddisfazione arriva pure da Gianpiero Saladino, presidente dell’Avis provinciale di Ragusa, che nei prossimi giorni metterà in luce la vicinanza dei medici di famiglia iblei alle sedi Avis del territorio Ragusano. Non poteva che esserci una stretta di mano tra la dottoressa Rosa Giaquinta, che opera a Santa Croce Camerina, con il santacrocese e presidente di Avis Sicilia Salvatore Mandarà, sempre più convinto che donare il sangue e il plasma è una necessità per assicurare le cure agli emofiliaci ed ai talassemici siciliani, per i trapianti degli organi, per curare gli ustionati, per le patologie ematologiche e onco-ematologiche e per ricavare dal plasma l’albumina e le immunoglobuline chiamati “farmaci salvavita”. Donare il proprio sangue è un atto di civismo e un dovere morale per poter dare speranza a chi ne ha un bisogno per la vita. L’invito dei presidenti delle Avis provinciali, per chi è in buona salute, è quello di recarsi almeno una volta l’anno in una sede Avis di tutto il territorio siciliano per regalare un gesto d’amore importante che tutti potremmo e dovremmo fare.