Il Ferragosto dei barbari: fra tende e monnezza, dove sta la novità?
Scene di ordinaria inciviltà quelle viste lungo la fascia costiera che va da Punta Secca a Casuzze, durante la notte di Ferragosto. Uno scenario triste, che si ripete ogni anno, perché per alcuni è difficile conciliare il divertimento con il rispetto. Tende abbandonate, bottiglie di ogni genere, sacchi di spazzatura. Un litorale sfregiato dalle solite orde di giovani, ma anche meno giovani, che ogni anno scambiano alcune delle spiagge più belle del meridione per una discarica a cielo aperto, noncuranti dei divieti imposti dalle ordinanze su tende e falò. E se ogni tanto si applicasse il principio della tolleranza zero, contro chiunque non è in grado di utilizzare il bene pubblico, forse i risultati sarebbero migliori.
Sui social intanto si sono scatenate, come sempre, le polemiche contro l’amministrazione comunale, alla quale era stato chiesto di predisporre maggiori controlli per scongiurare gli accumuli di rifiuti. “I giovani incivili fanno la differenza, ma non la differenziata! Fate più schifo di quello che lasciate!” è uno dei commenti che ha attirato di più l’attenzione dell’opinione pubblica. Sicuramente in futuro, si dovranno attivare i servizi di pulizia necessari, ma alla base di tutto rimane il gesto incivile e ineducato di chi sporca senza alcuna remora, non curandosi di ripulire. Il bene pubblico va tutelato come se fosse casa propria, in cui non c’è nessuna amministrazione contro cui puntare il dito, ma soltanto da applicare collaborazione e olio di gomito per mantenere tutto in ordine.