Sospesa la raccolta dell’umido: il sindaco protesta a Cava dei Modicani
Non accenna a placarsi la protesta del sindaco Giovanni Barone, che ancora una volta ha deciso di stazionare, da solo, all’ingresso del centro di compostaggio di Cava dei Modicani, dove la ditta Ecoseib, aggiudicataria del servizio di smaltimento dei rifiuti nel comune di Santa Croce per i prossimi 7 anni, non può più abbancare l’umido. Ancora una volta è stata raggiunta la quota massima di conferimento settimanale (10 tonnellate) e da parte della Regione non arriva alcun cenno: “Mi trovo a Cava dei Modicani, e sono anche disposto a dormirci perché aspettiamo che le autorità superiori ci dicano cosa fare con i rifiuti. Ho pregato i miei concittadini, con una nota, a non tirare fuori l’umido questa sera, perché non siamo nelle condizioni di ritirarlo. Abbiamo i compattatori pieni e qui non ci fanno scaricare. Continuo a dire da settimane che, durante in mesi di luglio e agosto, la nostra comunità triplica. E con essa la produzione di rifiuti. Questa a cui ci hanno costretto è interruzione di pubblico servizio” si lamenta il sindaco. Che poi passa al contrattacco: “Non dubito che fra un mese sarà tutto risolto. Ma io il problema ce l’ho adesso. Non possiamo trascorrere tutto agosto in queste condizioni. O ci danno una soluzione oppure ci autorizzano a tornare ai cassonetti. Per i miei concittadini è difficile tenere la frazione organica in casa. Se sono qua in discarica è perché il problema è grave e può sfociare in una emergenza igienico-sanitaria”. Il sindaco, poi, ha annunciato che il sit-in durerà fino alle 19, ma non si esclude possa continuare nei prossimi giorni.