Concorso poetico “Come le foglie”: due vincitrici ex aequo tra gli Junior
Sabato 8 giugno, nei locali della Biblioteca Comunale “Giovanni Verga” di Santa Croce Camerina, si è tenuta la cerimonia di premiazione dei vincitori della Prima Edizione del Concorso Nazionale di Poesia in onore di Luigi Balzano Conti “Come le foglie”. La manifestazione organizzata dalla locale sede dell’Unitre, ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso e attento. La serata, presentata da Maria Letizia Flaccavento, è stata allietata dall’esecuzione del maestro Davide Purpura di musiche di Pachelbel e della famosa Csárdás di Vittorio Monti. Non sono poche le occasioni in cui scrittori, autori e poeti si incontrano, che affrontano e si confrontano in concorsi letterari. Numerosissime occasioni che spesso rischiano di inflazionare un ambito che, purtroppo, non è tra i più popolari nella cultura della nostra epoca. Ma allora cosa è che ha reso particolarmente interessante il concorso di Santa Croce? Sicuramente la partecipazione di autori non solo locali, molti autori vivono o sono originari di diverse regioni italiane; la grande varietà in temi e stili degli autori, la semplicità e naturalezza che molti hanno dimostrato nell’affrontare un campo così difficile qual è la composizione poetica.
Il concorso si articolava in due sezioni: la A – Junior e la B – Senior. Nella prima hanno ottenuto il primo premio ex-aequo le giovanissime autrici (Francesca Gieri e Gemma Causarano) e il Centro Diurno Disabili della città che ha proposto un componimento corale. Le opere presentate nella sezione riservata ai minori dà il polso della vitalità di cui ancora oggi gode tra le giovani generazioni la grande tradizione della poesia. I partecipanti alla sezione Senior hanno rappresentato nelle loro opere le più varie istanze del discorso poetico: da componimenti più rarefatti, quasi brevi haiku, a opere di più ampio respiro dallo stile quasi narrativo, poesie che tentano nuove strade stilistiche ad altre che rimangono del solco della tradizione, temi che spaziano dalla riflessione sulla natura (con quadretti e idilli di antichissima memoria) all’introspezione quasi psicoanalitica. Insomma, ieri sera la lettura delle poesie ha permesso agli spettatori di osservare un diorama alquanto composito di quel che oggi, nel nostro territorio e non solo, vuol dire comporre versi. Tutte le opere sono state raccolte in volume e pubblicate dalla casa editrice Operaincerta di Ragusa (www.operaincertaeditore.it).
La cerimonia ha avuto il suo ovvio momento clou nella premiazione delle opere concorrenti. Oltre ai già citati vincitori della sezione Junior, hanno ricevuto l’alloro del certame poetico piazzandosi nei gradini più alti del podio della sezione Senior le poesie Paragrafemi dell’Amore della scrittrice ragusana Marinella Tumino (Prima classificata), Figurine del romano Diego Baldassarre (Seconda classificata) e Quel che resta dell’ibleo Giuseppe Schembari (Terza classificata). La giuria, presieduta dal dottor Roberto Morelli e composta da Angela Corallo, Nina Gulino, Virna Mandarà e Giusy Zingali, ha assegnato anche la menzione d’onore al torinese Sergio Bernardini (Giardino Notturno), alla romana Paola Ercole (Ruote di pietra) e all’etnea Lucia Zappalà (Per poi scoprire). Ai vincitori sono stati donati alcuni volumi editi dalle case editrici iblee Le Fate (di Alina Catrinoiu) e Operaincerta. La poesia salverà il mondo? Forse no, forse non oggi, ma sicuramente contribuirà a renderlo più bello, a disinnescare quella bomba a orologeria che rischia di trasformare il mondo in un bosco popolato da belve. E iniziative come quella organizzata dall’Unitre di Santa Croce Camerina contribuiscono a tenere accesa la speranza che un mondo migliore e più bello sia sempre possibile. Il perdono non serve solamente a chi lo riceve. Guarisce soprattutto chi lo dona. Guarisce dai sentimenti bui e rinasce l’amore, la pace interiore che avvolge l’anima riempendola nuovamente di sentimenti positivi.
Fotogallery a cura di Pippo Curiali