Ragusa, uno stalker minacciava la madre e i fratelli di morte: arrestato
La Polizia di Stato – Squadra Mobile – arresta un uomo ragusano di anni 46 anni per estorsione e stalking ai danni della madre e dei fratelli. La Procura della Repubblica di Ragusa due mesi fa ha delegato la Squadra Mobile per accertare quanto denunciato dai familiari dell’odierno arrestato. Terrorizzati dalla impressionante escalation di minacce e richieste estorsive commesse dal congiunto, le vittime hanno consegnato decine di migliaia di euro. A seguito delle attività investigative espletate, la Procura della Repubblica ha richiesto ed ottenuto al Giudice per le Indagini Preliminari la misura cautelare in carcere per l’indagato, proprio per la pericolosità e violenza manifestate dal soggetto.
Da più di un anno l’uomo aveva interrotto ogni rapporto affaristico con i familiari con i quali gestiva un’attività imprenditoriale. I rapporti sono stati interrotti di comune accordo ma l’uomo non accettava in alcun modo le decisioni maturate insieme pretendendo più soldi di quelli dovuti; questa era solo una scusa per estorcere del denaro al fine di acquistare droga. La madre ed un fratello, al fine di aiutarlo, lo foraggiavano spontaneamente fino a quando non hanno compreso che il denaro servisse per acquistare droga pertanto decidevano di non assecondarlo più.
Non appena i congiunti decidevano di non soddisfare più le richieste, l’indagato ha dato inizio ad un comportamento criminale sempre più grave. Prima la persecuzione con centinaia di messaggi, telefonate ed email, poi le minacce ed insulti di ogni tipo, alla fine l’escalation criminale è giunta fino al gravissimo reato di estorsione. L’uomo pretendeva somme di denaro cospicue altrimenti avrebbe ucciso e torturato tutti, compresa la madre ed i nipoti, vantandosi di avere amici nel napoletano camorristi. La denuncia presentata dai familiari con grande fatica è stata l’ultima cosa che avrebbero voluto fare ma di sicuro la cosa più giusta; forse adesso il loro congiunto potrà rendersi conto della gravità di quanto fatto e seguendo un percorso riabilitativo tornare a poter vivere una vita priva da dipendenze.
La Polizia di Stato è stata accanto alla famiglia durante le diverse fasi delle indagini, al fine di poter raccogliere quante più fonti di prova a carico dell’indagato che ha dimostrato una pericolosità sociale inaudita. Al termine delle indagini gli uomini della Squadra Mobile di Ragusa hanno raggiunto il destinatario del provvedimento di cattura in altra regione grazie alla collaborazione dei colleghi del luogo. L’uomo è stato condotto in carcere dove resterà fino a quando permarranno le esigenze cautelari.