Il Consiglio prende contatto col Prg: il progettista lo illustra all’aula
Il Consiglio comunale ieri sera non ha votato. Ma si è limitato ad ascoltare l’ingegner Franco Poidomani, che ha illustrato all’aula – proiettore alla mano – lo schema di massima del Piano regolatore generale, lo strumento urbanistico più importante per lo sviluppo del territorio, di cui è il progettista. Come ha spiegato il sindaco Giovanni Barone nell’introduzione dei lavori, si tratta della medesima variante – vuol dire che contiene gli stessi principi – elaborata nel 2012 dallo stesso Poidomani, durante l’esperienza della giunta Schembari (e poi accantonata dall’Amministrazione Iurato, che preferì affidare lo studio a due professionisti di Catania). Dopo aver revocato l’ultimo incarico, la giunta di Santa Croce ha rispolverato dai cassetti il progetto di Poidomani, che è stato necessario aggiornare per andare incontro alle nuove direttive e con una nuova cartografia. E che è già stato presentato in un paio di incontri pubblici in biblioteca, alla presenza degli ordini professionali della provincia e dei cittadini. In base a quanto discusso da maggioranza e opposizione a margine del Consiglio comunale di ieri, sospeso intorno alle 21.30, servirà un altro incontro pubblico, e successivamente una conferenza dei capigruppo e un nuovo passaggio in aula, per poter proporre modifiche allo strumento urbanistico e giungere, così, alla votazione di quello che al momento rimane uno schema di massima (e non ancora la versione definitiva del piano regolatore).
Sempre il sindaco Barone ha dichiarato che l’obiettivo principale del Prg è “acquisire una striscia di terreno a 150 metri dalla battigia, che si estende dalla zona Palmento a Punta Braccetto. Potremmo utilizzarlo – ha spiegato il primo cittadino – per organizzare il percorso delle Tre torri che questa settimana è stato rievocato da una deputata regionale (la Campo, ndr)”. Più in generale, il Piano regolatore apre a un processo di sviluppo economico che si staglia su una prospettiva turistica del territorio santacrocese, ancora troppo vincolato al sorgere di serre nei pressi del mare. Mare che costituisce la linfa più autentica per la nostra economia. Le tre interrogazioni all’ordine del giorno – tra cui quella sul Fondo di garanzia e sul Museo del Mare – sono state rinviate. Durante le comunicazioni, il sindaco Barone ha fatto sapere di aver ripreso per sé la delega agli Eventi, prima in quota Santodonato.