Simbolo della lotta alla violenza sulle donne: ripristinata la “panchina rossa”
La “Panchina Rossa” che diventa il simbolo e monumento civile, per stimolare nella cittadinanza santacrocese confronti e riflessioni su un tema, quello della violenza sulle donne e del femminicidio, ancora tristemente attuale, è stata finalmente riparata e restaurata, dopo le tante “aggressioni” e “stupri” che ha subito in meno di un anno dalla sua collocazione in piazza degli Studi, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne svoltasi il 25 novembre del 2017.
Per la realizzazione dell’evento l’associazione culturale “Libera…Mente” si era avvalsa di una panchina dismessa proveniente dal deposito comunale, che l’Amministrazione ha prontamente donato ai ragazzi dell’associazione, i quali hanno provveduto al restauro e alla decorazione della stessa. Un’operazione per cui i ragazzi di Libera…Mente hanno giovato del contributo artistico di Licia Perna, che ha sposato l’iniziativa allo scopo di lanciare questo importante messaggio a tutta la comunità.
Poco prima dell’inizio dell’estate 2018, la “Panchina Rossa” è stata più volte vandalizzata, un asse è stato spezzato, parte della scritta brutalmente cancellata e ovunque la presenza di segni di sfregio. Dopo la segnalazione, l’associazione culturale “Libera…Mente” si era impegnata nel recupero e restauro della stessa. In collaborazione con l’Amministrazione comunale, e con l’ufficio tecnico, il sindaco, dott. Giovanni Barone, ha messo a disposizione un nuovo asse per sostituire quello rotto, e in questi giorni i ragazzi di “Libera…Mente” hanno curato le ferite, ripristinato la scritta “Una donna si rialza sempre” e rinfrescato il manto rosso della panchina.
Il presidente dell’associazione Silvio Rizzo, ribadisce: “Così come le donne maltrattate dalla violenza e dai soprusi, la nostra “Panchina Rossa” si è nuovamente rialzata, a testa alta per ribadire il concetto, che la parte sana della società civile debba stringersi intorno a monumenti di questo tipo ed interrogarsi oggi su quali e quanti sforzi debbano essere messi in cantiere per annientare il fenomeno della violenza di genere”.