Rifiuti speciali nelle strade e nei siti storici: Fare Ambiente invoca il Prefetto
“Non venite come turisti in Provincia di Ragusa almeno fin quando il carrozzone Ato ambiente, i comuni e il libero consorzio non affronteranno con determinazione la problematica legata all’abbandono dei rifiuti a ridosso dei centri abitati, nelle strade provinciali e nelle contrade”. A parlare di degrado è il coordinatore provinciale di Fare Ambiente, Salvatore Mandarà, che evidenzia ancora una volta l’abbandono di rifiuti nelle campagne ed in ogni strada del territorio provinciale. Le cause della crescente massa di spazzatura anche negli incivili che continuano a non differenziare i rifiuti urbani, abbandonandoli sui cigli delle strade.
L’aspetto normativo sancisce il divieto assoluto di abbandono dei rifiuti sul suolo e la violazione di tale divieto comporta una sanzione penale, se l’abbandono è riconducibile ad un’attività di impresa o ad un ente, mentre se si tratta di rifiuti di natura domestica per i privati la sanzione è amministrativa e, in ogni caso, il responsabile dell’abbandono è tenuto a rimuovere e ad avviare a recupero o smaltimento i rifiuti, assicurando il ripristino dello stato dei luoghi. “Chi deve far rispettare questa normativa? – chiede Mandarà – Ad oggi pochi sono stati i risultati raggiunti, basta semplicemente percorrere alcune strade provinciali e comunali per rendersi conto di quanto si delinque proprio perché manca un adeguato e qualificato controllo del territorio da parte degli organismi preposti. La presenza di extracomunitari in regola e non, rende difficile sia un piano di comunicazione che un adeguato processo di rispetto delle più elementari norme civiche, oltre che il pagamento della Tares dovuto ai comuni. Ancora una volta – conclude l’esponente di FareAmbiente – chiedo l’intervento del prefetto di Ragusa per riportare pulizia, igiene e salubrità in tutti quei luoghi devastati da rifiuti speciali, peraltro facilmente riconducibili a quei soliti deficienti che continuano a mettere a rischio l’immagine delle nostre strutture turistiche ricettive quale il Resort di Donnafugata, le nostre bellezze storiche e architettoniche quale il Castello di Donnafugata e quelle strade che portano nei luoghi di Montalbano tanto decantati da una fiction e cosi tanto deturpati”.