Modica – Tradito da tatuaggio al polpaccio: preso il rapinatore dei bancomat
Un’accurata ed insistita indagine condotta dagli uomini del Commissariato di Modica ha portato alla esecuzione di una misura cautelare personale, demandata dalla competente A.G., nei confronti di un quarantenne residente a Rosolini. Di seguito ad una denuncia di furto su auto perpetrata in data 10 giugno u.s. presso un parcheggio della frazione balneare di Sampieri (Scicli), personale dipendente riscontrava anche l’impossessamento da parte dell’autore del reato di una carta bancomat, che veniva utilizzata dal ladro, dopo l’accaduto, per successivi fraudolenti prelievi di denaro (art. 493 ter C.P.).
Qualificato personale della Polizia di Stato, al fine di addivenire alla identificazione dell’autore, iniziava una accurata attività investigativa presso i vari istituti bancari presso cui era avvenuto il prelievo ed acquisiva i filmati riproducenti l’autore delle operazioni nei giorni e nelle ore corrispondenti alla verifica sul conto corrente. In effetti risultavano ben 4 prelievi effettuati, 3 a Pozzallo ed 1 a Rosolini, per un totale di circa 500 euro complessive asportate.
La capillare attività di verifica su ogni singolo frame portava ad identificare con ragionevole certezza il ladro, anche grazie alla presenza di un tatuaggio su di un polpaccio dell’uomo. Ulteriori elementi venivano definiti dall’abbigliamento dell’autore dei prelievi e dagli occhiali portati.
In ragione di quanto sopra veniva richiesta delega di perquisizione alla competente A.G. al fine di acquisire definitivi elementi di prova: la successiva attività di Polizia Giudiziaria, svolta dagli uomini del Commissariato di Modica, conclamava la responsabilità del soggetto poiché anche gli indumenti visionati nelle immagini all’atto dei prelievi fraudolenti venivano rinvenuti nell’abitazione rosolinese dell’uomo. Lo stesso veniva identificato per P. A. noto pregiudicato per numerosi reati contro il patrimonio, la persona ed in materia di stupefacenti e residente nel vicino centro di Rosolini.
Infatti, al termine della perquisizione, conclusasi positivamente, veniva inviata dettagliata segnalazione alla locale A.G. che condividendo quanto accertato nel corso delle indagini, riteneva, per conto del GIP, di adottare nei confronti del predetto autore del reato ordinanza di misura cautelare personale, quale l’obbligo di dimora presso il centro cittadino di Rosolini. Tale episodio conferma l’abitudine di soggetti pregiudicati, provenienti anche dalle province limitrofe, che approfittando della notevole affluenza di villeggianti e vacanzieri presso le località balneari comprese in questo comprensorio quivi si recano al fine di perpetrare reati.