Pietrangelo Buttafuoco chiude la quarta edizione di “Libri d’aMare”
Si è conclusa la quarta edizione dell’oramai nota rassegna letteraria Libri d’aMare, nata da un’idea di Christian Recca, con direttore editoriale Domenico Occhipinti. Cinque giorni ricchi di cultura e interessanti figure in campo letterario. Durante la quarta giornata, venerdì 10 agosto, è stato presentato il romanzo di Tea Ranno, “Sentimi” edito da Frassinelli, che ha dialogato con la giornalista Antonella Galuppi e dove sono emersi i punti salienti dell’avvincente trama. “Sentimi” fa emergere le voci di tante donne che, al fine di essere trascinate fuori dall’oblio in cui sono relegate, scelgono una scrittrice per narrare la loro “vera verità” affinché costei diventi portavoce della loro vita, dei loro sentimenti, ma soprattutto di quella situazione oggettiva che, spesso, il contesto sociale non conosce. Tutto comincia da un’unica storia, la relazione clandestina tra Rosa e Tano, da cui nasce una figlia, secondogenita, le cui caratteristiche (capelli rossi ed occhi verdi) fanno emergere in tutta la sua prepotenza, le prove del tradimento. In seguito a tutto questo Saro, marito di Rosa, decide di vendicarsi uccidendo la moglie ed il suo amante e perseguitando la bambina, Adele, con l’intento di uccidere anche lei perché gli ricorda l’adulterio subito. Da tale evento si dipanano le storie di altre donne, strettamente collegate alla vicenda. Un libro, quello della Ranno, che invita alla riflessione sulla condizione delle donne di ieri e di oggi, dove tutte, anche le apparenti carnefici, sono vittime di un contesto sociale, culturale e familiare che le ha condizionate e rese, a volte, cattive e prevaricatrici.
La quinta ed ultima giornata della rassegna, sabato 11 agosto, ha visto la presenza di uno spettacolo completo. Ospite lo scrittore Pietrangelo Buttafuoco che ha presentato la sua ultima fatica “I baci sono definitivi”. Trattasi di una sorta di quaderno in cui l’autore appunta incontri, storie romantiche, canzoni e poesie. Ad accompagnare la sua straordinaria interpretazione, il maestro Antonio Vasta e l’artista/musicante Mario Incudine che ha cantato, suonato e narrato vicende dal tono, talvolta, ilare. Un’amalgama tra recitazione, suono e canto che ha toccato l’anima e la sicilianità del numeroso pubblico presente. Una rassegna, Libri d’aMare, che ha saputo, anche quest’anno, presentare prodotti di qualità e imporsi come appuntamento annuale estivo imperdibile.