Strappo con Api, Cappello al sindaco: “Sospendere subito l’assessore Frasca”
Non sono terminati i venti di crisi attorno all’Amministrazione Barone. Ieri sera, nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale, a far sobbalzare il sindaco (e non solo lui) dalla sedia è stata la dichiarazione d’indipendenza pronunciata da Salvatore Cappello, che ha annunciato l’abbandono del gruppo Api (Alleanza Popolare per l’Italia) che qualche mese fa era stato costituito assieme alla consigliera Giusy Zisa e il cui referente, in giunta, era l’assessore alla Sicurezza, Filippo Frasca.
Adesso che il gruppo si è smembrato, Cappello esce allo scoperto e formula nuove richieste: “Il principio su cui si basavano gli accordi politici della prima ora, è che ogni due consiglieri fossero rappresentanti in giunta da un assessore – spiega Cappello a Santa Croce Web -. Dal momento che questo principio è venuto a mancare, e io non mi sento più rappresentato dall’assessore alla Sicurezza, chiediamo al sindaco di sospendere Frasca e tenere per sé le deleghe in attesa di ulteriori sviluppi politici. Questa richiesta è stata recapitata a Giovanni Barone già da qualche settimana. Non si tratta di una proposta dell’ultima ora. Non siamo più nelle condizioni di aspettare”.
“La sospensione di Frasca – argomenta Cappello – sarebbe coerente col principio di equità. In questa fase, infatti, non sarebbe corretto favorire uno dei due consiglieri di cui Frasca era espressione, né sfavorire l’altro. Per questo il sindaco, in attesa di sviluppi, dovrebbe mantenere per sé le deleghe. Dispiace constatare che fino ad ora non ha avuto il coraggio di assumersi le responsabilità che gli competono”.
La spaccatura dentro Api si verifica all’indomani di un comunicato stampa in cui i membri del gruppo, all’unisono, chiedono a Barone l’azzeramento della giunta a causa di “un’attività amministrativa bloccata, nonché per scarsa attitudine alla vita amministrativa fra le varie componenti, con l’aggravante che non si producono interventi per la città, ma primeggiano personalismi al bene comune”.
Cappello, a distanza di settimane, non ha cambiato opinione: “Il mio giudizio sull’operato amministrativo è fin qui insufficiente. La consigliera Zisa e l’assessore Frasca, a cui viene un po’ difficile lasciare la poltrona, hanno cambiato idea. Ma tutto il gruppo di riferimento, ex Api, sta dalla mia parte. Adesso la palla passa al sindaco”. Un sindaco a cui Cappello imputa di annaspare a “livello organizzativo e programmatico, affidandosi troppo all’improvvisazione. Anziché dire che tutto va bene, si prenda le responsabilità delle sue azioni. Chiediamo l’immediata sospensione di Frasca: oggi, non domani”.