Ragusa: 5 Stelle a fondo, vince Cassì. Comiso al centrodestra, Spataro ko
A Ragusa non c’è storia: Peppe Cassì sbaraglia il Movimento Cinque Stelle, si aggiudica il ballottaggio e diventa il nuovo sindaco. L’ex capitano della Virtus conquista 1500 voti in più di Antonio Tringali (53% a 47%) e diventa così il rappresentante della sua città, che aveva imparato ad amarlo oltre un ventennio fa per le sue abilità da cestista. Presentatosi ai nastri di partenza come un candidato “civico” (alle sue spalle c’era solo Fratelli d’Italia, che però non accede in Consiglio) Cassì rappresenta l’uomo nuovo, che spezza l’egemonia grillina lunga cinque anni: oltre alla vittoria di Piccitto nel 2013, il M5S aveva dominato ogni tornata elettorale da lì in avanti. A Tringali non basta il sostegno di Di Maio (arrivato a Marina di Ragusa per un comizio) e Giancarlo Cancelleri, vice-presidente dell’Ars e presente anche ieri al comitato elettorale per l’ultima volata. Ragusa si conferma città del cambiamento: solo Nello Dipasquale, quando vestiva i colori di Forza Italia, ottenne una rielezione dopo cinque anni.
Si sveglia di centro-destra anche Comiso. Per una manciata di voti (appena 57) il nuovo sindaco è Maria Rita Schembari. Un nuovo sindaco donna, il primo. Perde Filippo Spataro, che al primo turno aveva mancato l’elezione diretta per pochissimi punti percentuali. La vittoria della Schembari consacra il valore di Giorgio Assenza, leader indiscusso della coalizione che, a differenza di altre città siciliana, arriva unita in fondo alla competizione elettorale. Affluenza in calo in entrambi i comuni: a Ragusa ha votato poco più del 41%, Comiso invece si conferma l’unica città dell’Isola che sfora il 50 (il 57,2% dell’elettorato si è recato alle urne).