Musumeci incontra gli agricoltori: “Tavolo anticrisi e vertice con GDO”
Le lacrime agli occhi di Sebastiano Cinnirella, produttore del pomodorino di Pachino, riassumono i mesi di passione degli agricoltori siciliani. La cui lotta, questa mattina, è transitata dal comune di Vittoria, dove ad attenderli c’era anche il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. Due ore di confronto, pacato e serrato allo stesso tempo, per mettere i problemi sul tavolo e chiedere interventi concreti alla politica. Promotore di questo appuntamento, che segue i due giorni d’occupazione pacifica nelle aule consiliari di Vittoria, Santa Croce e Pachino, è il Comitato Anticrisi Agricoltura, il cui portavoce è Angelo Giacchi.
“Siamo qui per denunciare la nostra esasperazione e la nostra rabbia – ha detto nel suo intervento d’apertura -. Dal mese di gennaio i prodotti ortofrutticoli, ma anche agrumi e verdure, si stanno vendendo a 40 centesimi al chilo. Il nostro lavoro giornaliero non è andare nelle serre e produrre, ma andare dal fornitore e chiedere di non cambiare gli assegni, perché non siamo nelle condizioni di pagare. Appartengo a una famiglia storica di questo settore: mio padre mi diceva di sbrigarmi a studiare per andare in azienda; io oggi dico alle mie figlie di sbrigarsi a studiare e poi andare fuori. Io questo non me lo voglio più permettere, perché è una cosa umiliante. Chiediamo al presidente di istituire un tavolo anticrisi a cui anche noi vogliamo e abbiamo il diritto di partecipare”.
Le principali richieste del Comitato – è intervenuto anche il portavoce di Santa Croce, Giuseppe Zisa – sono una revisione dei trattati europei, l’attivazione delle clausole di salvaguardia e una moratoria delle passività aziendali. Su quest’ultimo punto Musumeci ha preso un impegno netto (“Stopperemo gli interessi passivi a seguito del mancato pagamento delle rate”). Il governatore, inoltre, ha promesso di sollecitare i parlamentari europei eletti in Sicilia, il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani (“Con cui mi incontrerò a breve”) e il dirigente che si occupa di agricoltura, per dare seguito a un’azione condivisa, che possa rimettere in moto il comparto. Ma, al di là delle iniziative nel medio termine, che andranno concordate in seguito, ci sono delle azioni immediate da cui è impossibile prescindere: “Chiediamo che le forze dell’ordine possano intensificare i controlli in tutti i punti vendita, ma soprattutto nei luoghi d’approdo delle merci d’importazione. Da due mesi a questa parte abbiamo dato ordini precisi agli uomini del Corpo Forestale della Regione affinché siano presenti quando approdano le navi commerciali nei porti. Abbiamo intercettato tonnellate di frumento inquinato che, senza il nostro intervento, sarebbe diventato il pane delle nostre tavole”.
“La grande distribuzione, inoltre, non può tirare i remi in barca e stare alla finestra quando i produttori lanciano l’allarme – ha spiegato inoltre Musumeci -. Incontrerò i rappresentanti della GDO martedì a mezzogiorno; voglio guardarli negli occhi e chiedere loro cosa intendono fare per utilizzare questa eccellenza di produzione siciliana. Inoltre, noi abbiamo il dovere di interloquire con Roma e con Bruxelles. Con Roma succederà nei prossimi giorni, anche se manca il ministro competente. Parlerò col direttore generale del Ministero dell’Agricoltura per rappresentare le nostre difficoltà. Chiederemo di riconoscere lo stato di calamità che nei prossimi giorni dichiareremo come Regione. Insomma, attiveremo tutte le misure e le norme che ci possano consentire di congelare questa particolare situazione che esaspera migliaia di famiglie”. E poi l’annuncio: “Istituiremo un tavolo di crisi. Non sarà ampio, ne faranno parte dieci persone, fra cui alcuni delegati del vostro comitato, tecnici e dirigenti della Regione”.
Affianco a Musumeci, oltre al sindaco di Vittoria Giovanni Moscato, c’erano i suoi fedelissimi: l’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera, e l’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza. Erano presenti anche il sindaco di Santa Croce, Giovanni Barone, e tutta la deputazione iblea dell’Assemblea Regionale Siciliana (compreso l’onorevole Nello Dipasquale, che ha avuto un piccolo alterco con un produttore nelle fasi iniziali del summit). “Fra una settimana – ha chiuso il presidente Musumeci rivolgendosi agli intervenuti – ci aggiorneremo sulla situazione”.