Ragusa, arrestati due corrieri della droga: 330 kg di marijuana sul camion
La Polizia di Stato – Squadra Mobile e Squadra Volante – ha arrestato Massimo Battaglia, comisano classe ’79, e Carmelo Incardona, nato a Scicli, classe ’65, entrambi residenti a Vittoria e pregiudicati, per aver trasportato 330 kg di marijuana; Battaglia anche per la detenzione illegale di un fucile rubato in provincia di Ragusa mesi addietro.
Nella notte fra martedì e mercoledì una delle Volanti della Polizia di Stato in servizio di controllo del territorio procedeva al controllo di un camion sulla s.s. 514 all’ingresso di Ragusa. I recenti furti commessi sul territorio ibleo hanno spinto il Questore di Ragusa Salvatore La Rosa a richiedere agli uffici operativi un’intensificazione dei servizi di controllo del territorio anche in orario notturno. Durante il controllo del camion, del conducente e del passeggero, emergevano alcune irregolarità in ordine alla presunta merce trasportata in Calabria (così come da loro riferito). Il conducente non riusciva ad esibire alcun documento di trasporto e durante il controllo, entrambi, facevano sorgere il sospetto di detenere qualcosa di illecito, tentando di sviare gli agenti e farli desistere dalle verifiche. Inoltre, ascoltati separatamente, fornivano due versioni simili ma con delle contraddizioni pertanto veniva richiesto l’intervento della pattuglia della Squadra Mobile che nel contempo era intervenuta per sventare un furto in abitazione in una zona poco distante.
Uno degli agenti della Squadra Mobile, che aveva già operato ad ottobre per il sequestro 300 kg di marijuana, scrutando il veicolo si insospettiva per le difformità di carattere tecnico. L’esperienza in questi casi è fondamentale per gli agenti della Polizia di Stato. Appariva alquanto strano che il piano di carico interno fosse più corto rispetto alla lunghezza esterna del cassone. Al fine di poter procedere in sicurezza, venivano condotti in Questura i due soggetti ed il veicolo. Scaricato il camion dalle cassette in plastica vuote presenti nel vano di carico, gli investigatori della Squadra Mobile notavano che vi era della schiuma per lavori edili su un pannello in legno.
L’ispezione del veicolo diventava sempre più accurata, permettendo di scoprire che i due odierni arrestati avessero creato un’intercapedine di quasi 1 metro di profondità. Grazie ad un piede di porco utilizzato per scardinare la parete in legno, gli uomini della Squadra Mobile scoprivano l’ingente quantitativo di droga. Decine e decine di pacchi di marijuana di varie dimensioni confezionati con cellophane. Gli involucri occupavano tutto lo spazio senza lasciare alcuno spiraglio, il vano era totalmente stipato.
Ci sono voluti altri agenti della Squadra Mobile fatti giungere da casa per poter effettuare il sequestro, la pesatura e la catalogazione della droga. Durante le operazioni di analisi preliminare effettuate dalla Polizia Scientifica, gli agenti della Squadra Mobile e Squadra Volanti, congiuntamente con i colleghi del Commissariato di Vittoria, nel contempo giunti in ausilio, procedevano alla perquisizione domiciliare in territorio di Vittoria dei due arrestati. A casa di Battaglia veniva rivenuto un fucile pronto all’uso rubato pochi mesi fa e diverse munizioni di più calibri, pertanto veniva arrestato anche per questo reato.
Ancora una volta da un accurato controllo effettuato dagli uomini della Polizia di Stato in servizio a Ragusa, è stato possibile procedere al più grosso sequestro di droga nella provincia iblea mai registrato. La Squadra Mobile di Ragusa aveva proceduto a sequestri di oltre 1,000 kg di marijuana nel passato, ma questo accadeva in territorio di Catania perché lì il carico veniva destinato e poi suddiviso per giungere anche a Ragusa.
I due arrestati dopo essere stati scoperti si sono chiusi in un totale mutismo non volendo riferire nulla sulla provenienza del carico e sul luogo di destinazione. Potrebbe essere che fosse destinato a Malta dove spesso giungono ingenti quantitativi droga già intercettati dalla Squadra Mobile in passato, ma si tratta solo di una supposizione senza alcuna certezza. La droga avrebbe fruttato sul mercato al dettaglio circa 3.300.000 euro, ovvero 10 euro al grammo e innumerevoli le dosi ricavabili, elemento che verrà accertati dal laboratorio analisi dell’ASP di Ragusa che supporta la Polizia di Stato in occasione di sequestri di droga.
I due arrestati, dopo essere stati fotosegnalati dalla Polizia Scientifica sono stati condotti in carcere a disposizione della Procura della Repubblica di Ragusa.