Case abbandonate, è polemica su Fb. Il sindaco: “Salvaguardare igiene”
La manutenzione e pulizia degli immobili privati del centro storico di Santa Croce Camerina piomba all’improvviso nel dibattito politico. L’ordinanza n.20 del 29 dicembre scorso, al fine di tutelare il decoro, la sicurezza urbana e l’igiene pubblico, impone ai cittadini che posseggono case nel centro storico di “effettuare idonea manutenzione sulle facciate esterne degli immobili al fine di garantire il decoro e l’immagine delle stesse, nonché lo stato di conservazione delle strutture edilizie a tutela della pubblica e privata incolumità”; ma anche “di procedere alla pulizia e alla manutenzione di immobili disabitati, e all’installazione di specifici accorgimenti tecnici, quali griglie, reti o altri dispositivi tesi ad evitare la penetrazione di roditori, volatili e di animali in genere”. I contravventori rischiano una sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro.
L’ordinanza impone ai proprietari di adeguarsi e provvedere entro 60 giorni. Il provvedimento, reso noto dai canali istituzionali del Comune un paio di mesi fa, è tornato di moda soltanto adesso, in seguito all’interpretazione che ne ha dato Giuseppe Pluchino, ex assessore comunale, il quale ha chiesto ai suoi contatti di farsi portatori del messaggio e condividerlo. Lo stesso Pluchino, nella sua nota, sottolineava che “sulla messa in sicurezza e l’igiene non discuto, ma che centinaia di cittadini con i problemi che hanno e abbiamo (…) tutti i giorni con il caro vita, le tasse, la Mediale, la crisi agricola che ci sta portando tutti al fallimento, per far contento il signor Sindaco e i suoi permalosi compagni di sventura ci mettiamo a spendere migliaia di euro per intonacare e dipingere facciate di case disabitate e collabenti, seppur sicure strutturalmente, credo che sia una vera e propria follia da parte di chi dovrebbe occuparsi di ben più gravi emergenze e pericoli che incombono sulla collettività”.
IL POST DELL’EX ASSESSORE GIUSEPPE PLUCHINO
Pluchino ha invitato il sindaco a lavorare “sui veri problemi del paese” e lasciare “in pace le tasche e le numerose preoccupazioni di noi cittadini dalle tue capricciose bramosie estetiche”. Un attacco frontale cui il sindaco Barone, interpellato da Santa Croce Web, ha risposto così: “Dipingere e intonacare? Smentisco nel modo più assoluto. Le conclusioni di Pluchino sono frutto di un’interpretazione erronea e contraria al vero. Le facciate delle abitazioni che insistono nel centro storico, possono essere dipinte o ristrutturate solo in seguito a una specifica richiesta del proprietario e secondo le regole del regolamento edilizio comunale. Non c’entra nulla con l’ordinanza… Quando discutiamo di decoro, si fa riferimento alle erbacce che crescono sulle pareti, alla pietra disposta sul davanzale che può costituire pericolo, così come a un fil di ferro che sporge. Nessun vigile verrà a chiedere alle persone di riparare un muro scrostato”.
L’ordinanza trae ispirazione da alcune polemiche innescate nei mesi scorsi, in cui – attraverso documenti fotografici – si dimostrava come numerose case abbandonate fossero diventate ricettacolo di topi e contenitori di sporcizia: “C’è una squadra di vigli urbani che sta lavorando per recensire tutte le abitazioni che non rispettano gli standard indicati dall’ordinanza. Questo provvedimento è teso a garantire l’igiene e la sicurezza del nostro territorio” conclude il sindaco Barone. I proprietari dovranno “controllare costantemente lo stato di gestione e conduzione delle aree e degli immobili oggetto della presente disposizione; tali interventi dovranno essere effettuati ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità in modo da garantire la perfetta pulizia e manutenzione delle strutture al fine di preservare la salute, i requisiti igienico sanitari ambientali e il benessere pubblico oltre che l’ordine e il decoro cittadini” conclude l’ordinanza.