Aperte le adesioni alla Consulta Giovanile. Cappello: “Ora contiamo davvero”
Una partecipazione attiva dei giovani alla vita amministrativa di Santa Croce: dopo l’approvazione del regolamento avvenuta l’ottobre scorso in Consiglio comunale, la Consulta Giovanile è in rampa di lancio. E’ stato pubblicato oggi, sul sito istituzionale del Comune, l’avviso pubblico della sua istituzione. Chi vorrà aderirvi avrà 30 giorni di tempo (scadenza il 14 marzo) per presentare regolare istanza (clicca qui per scaricare l’avviso).
Il promotore della Consulta è il consigliere Salvatore Cappello, che detiene la delega alle Politiche Giovanili e già in campagna elettorale si era speso per avvicinare i ragazzi alla vita pubblica. “Finalmente – spiega Cappello – entriamo nella fase operativa di un progetto al quale nelle ultime settimane mi sono dedicato anima e corpo. In questa prima fase di attività amministrativa era necessario dare un segnale: spalancare le porte della vita pubblica ai giovani che, ahimè, sono tuttora troppo distanti dalle decisioni che si prendono a palazzo di Città. L’obiettivo della Consulta è coinvolgerli nelle scelte, ascoltare le loro proposte, far crescere e progredire il tessuto sociale di Santa Croce, migliorare la città con una serie di iniziative che cercheremo di mettere in campo. Il risultato che abbiamo raggiunto è anche una risposta ai più scettici: esiste un numero considerevole di ragazzi che impiegheranno il loro tempo, la loro forza e le loro energie per conseguire questi obiettivi. Da parte dell’Amministrazione c’è massima disponibilità all’ascolto, quindi è il momento di farsi sentire”.
Alla Consulta possono aderire tutti i giovani, residenti nel Comune di Santa Croce Camerina, di età compresa tra i 16 ed i 29 anni; tutte le organizzazioni, associazioni ed enti che abbiano come settore d’intervento, anche se non esclusivo, quello giovanile e che svolgono attività nel territorio comunale. Gli interessati devono presentare all’Ufficio Protocollo del Comune, istanza di iscrizione indirizzata al sindaco. Per i richiedenti, minori di età, l’istanza di adesione viene presentata da un genitore o da chi ne fa le veci. Le organizzazioni, le associazioni e gli enti, che intendono aderire, nell’istanza devono indicare, a firma del legale rappresentante, il delegato ed il supplente, che faranno parte della Consulta. Quando il quadro della Consulta verrà definito, si passerà alla convocazione dell’assemblea, all’elezione di un presidente e di un comitato direttivo.
“Il processo di coinvolgimento dei giovani è un esempio di democrazia partecipata a cui teniamo molto – conclude Cappello – Occorre attingere alle risorse migliori della società, quelle che per ragioni anagrafiche fanno ancora un po’ di fatica a esprimersi, per consolidare un processo di sviluppo – economico e sociale – che la città attende da troppo tempo. La Consulta, inoltre, vuole garantire un piccolo spazio di manovra, una possibilità a tutti i giovani laureati che preferirebbero migrare altrove. Saranno presenti, infatti, esperti in informatica, musica, tecnologia, fotografia e attività ludiche. Ogni idea avrà l’obiettivo di stimolare la crescita. Negli ultimi anni Santa Croce si è costruita la nomina di città “morta”: vogliamo cancellare e superare questa visione”.