Belice, 50 anni dopo: in biblioteca il documentario di Domenico Occhipinti
Sabato 3 febbraio, alle ore 17.30 presso la Biblioteca Comunale “Giovanni Verga” di Santa Croce Camerina l’associazione culturale Libera…Mente propone un appuntamento legato a una ricorrenza storica e tragica che ha interessato la Sicilia Occidentale. Il 50esimo anniversario del terremoto del Belice, avvenuto il 15 gennaio 1968, è stato ricordato in questi giorni proprio nelle zone colpite e nel corso dell’anno saranno diversi gli appuntamenti con la memoria che i 21 Comuni di quella valle hanno previsto.
Il 3 febbraio sarà proiettato, per la prima volta in forma integrale (30 minuti), il documentario realizzato dai santacrocesi Domenico Occhipinti e Guglielmo Distefano dal titolo “15 gennaio 2018, il Belìce a mezzo secolo dal terremoto”. Un estratto di questo lavoro che i due autori hanno realizzato in meno di due mesi, è stato inserito e proiettato durante le celebrazioni ufficiali del 14 gennaio scorso a Partanna alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il governatore Nello Musumeci e altre autorità militari e religiose. “Un motivo d’orgoglio per me – dice il giornalista Domenico Occhipinti – l’aver portato quello che è il mio primo documentario, davanti agli occhi della gente del Belìce, che quella tragedia l’hanno vissuta sulla pelle e la portano ancora dentro. La presenza del Capo dello Stato ha sicuramente posto l’accento sulle celebrazioni che sono state un modo per ricordare quanto, eventi del genere, ci trovino impreparati ma anche quanta solidarietà si attivi sin dal primo minuto. Con Guglielmo Distefano che mi ha affiancato in questo lavoro, dapprima di ricerca, poi di documentazione video, abbiamo raccolto gli interventi di sopravvissuti, volontari che hanno salvato vite, giornalisti come Piero Angela o Corradino Mineo che, con ruoli diversi, hanno voluto rivivere quei giorni e poi ancora l’editore Ottavio Navarra, il giornalista Tony Zermo e lo storico dell’arte Tanino Bonifacio. Sicuramente toccanti le due storie cardine di questo documentario: quella del “Gesù bambino di Gibellina” e quella più nota e tragica di “Cudduredda”. L’abbiamo voluto titolare “15 gennaio 2018…” per rivolgere lo sguardo a ciò che è oggi il Belìce, un segnale di speranza che gli stessi intervistati si sono sentiti in dovere sentono di lanciare verso tutti noi”.
Domenico Occhipinti, nelle vesti di regista e Guglielmo Distefano, direttore della fotografia, saranno intervistati da Alessia Cataudella, corrispondente de “La Sicilia” e racconteranno le fasi che li hanno portati a intraprendere questo progetto e il trasporto umano e la fiducia che la gente di quei luoghi, soprattutto alcuni intervistati, ha saputo riporre in loro. Non mancherà anche un piccolo richiamo alla solidarietà che dalla nostra provincia, anche dal nostro paese, giunse fin lì anche nei giorni appena successivi alle tremende scosse che fecero circa 400 morti, migliaia di feriti e circa 100mila sfollati. Un appuntamento con la “documentazione storica” che Libera…Mente, con il patrocinio del Comune di Santa Croce Camerina, presenterà sabato pomeriggio, 3 febbraio alle ore 17.30.