Opere d’arte per tumulare i bagni pubblici, Libera…Mente: “Una cosa triste”
I bagni di pubblici di Punta Secca, da sempre oggetto di vandalismo, sono uno dei nervi scoperti della borgata. Impossibile porre un freno alla delinquenza: così l’Amministrazione comunale ha deciso di recintare e apporre dei pannelli in prossimità dei varchi d’ingresso al fine di impedire ulteriori manomissioni. Tutto normale se non fosse che l’associazione Libera…mente ha individuato in quei pannelli dei vecchi murales commissionati e realizzati nel 2012, in occasione dell’evento Libera…Arte. Sui social esplode il malumore: “Era l’estate del 2012 – si legge sul profilo dell’associazione “orange” – quando per la prima volta nella piccola ma nota frazione di Punta Secca, la Marinella della fiction del Commissario Montalbano, è stata realizzata un’interessante e riuscitissima manifestazione: Libera…Arte! Si trattava di una giornata dell’arte organizzata dai ragazzi dell’associazione culturale Libera…Mente di Santa Croce Camerina.
Tra le tante iniziative ed esibizioni artistiche previste per l’evento, l’associazione Libera…Mente aveva organizzato la realizzazione di un lungo murale, coinvolgendo diversi artisti siciliani. Circa 15 pannelli in legno furono collocati in via Fratelli Bandiera, lungo la vecchia e fatiscente caserma della Finanza (in quel periodo ancora in piedi). L’intera stradina fu teatro di numerose rappresentazioni ed esibizioni. È’ passato qualche anno da quella giornata incantevole, che comunque aveva lasciato dietro di sé delle tracce tangibili: i pannelli del murale erano stati pensati per rimanere al loro posto e contribuire a decorare la frazione marinara. Tuttavia, col passare del tempo alcuni pannelli si erano staccati (a causa anche dell’esposizione agli agenti atmosferici)”.
L’associazione aveva chiesto conto e ragione alla vecchia Amministrazione, che però se l’era cavata con risposte evasive: “La realizzazione del murale aveva attratto molte persone anche successivamente alla sua collocazione. Poco prima dell’abbattimento dell’ex caserma della Finanza, i pannelli scomparvero definitivamente; l’associazione Libera…Mente, che ha commissionato l’opera e ha pagato per essa, ha cercato ripetutamente di recuperare i pannelli negli anni della passata amministrazione, ottenendo solo risposte evasive: “I pannelli erano stati, in parte distrutti dalle intemperie, e in parte sottratti da ignoti”, era stata la risposta ricevuta.
Ma negli ultimi tempi – prosegue la nota – abbiamo assistito ad un paio di miracolose apparizioni. Durante le ultime elezioni comunali (scorsa primavera), avevamo visto un paio di pannelli utilizzati come tabelloni per l’affissione di manifesti elettorali. Adesso, notiamo con perplessità che 5 dei 15 pannelli, sono riapparsi solo per essere riutilizzati come barriere per tumulare i bagni pubblici a Punta Secca. Inutile dire che la faccenda ci ha indignati e rattristiti. Riteniamo che questi usi mortifichino la cultura e l’investimento emotivo verso un’opera, e una manifestazione, che ha prodotto bellezza e cultura nel nostro territorio. Auspichiamo che i pannelli tornino all’associazione, e che in un secondo momento si possa concordare, con l’attuale amministrazione, una ri-esposizione del murale”.