Il pane anche di domenica e nei festivi: un’ordinanza per “addolcire” il decreto
I panificatori siciliani sono sul piede di guerra contro il decreto del 10 ottobre 2017 predisposto dall’ex assessore per le Attività produttive della giunta Crocetta, Mariella Lo Bello, che contiene le disposizioni relative all’attività di panificazione. Tale decreto ha fatto inorridire le associazioni di categoria che stanno chiedendo a gran voce, al neo eletto Governatore di Sicilia Nello Musumeci, di revocarlo. Esso disciplina la vendita, gli orari e i requisiti attinenti l’attività di panificazione, al fine di garantire ai lavoratori il diritto al riposo per la tutela della salute. Pertanto non è consentito panificare nei giorni domenicali e festivi. In tali giorni, ai panifici sarà consentito aprire l’attività commerciale senza provvedere alla panificazione vera e propria, che è intesa come il ciclo produttivo che va dalla materia prima alla realizzazione del prodotto finale, mentre è consentito cuocere il pane surgelato o semilavorato da altre imprese. Inoltre l’art. 2 del medesimo decreto, prevede una turnazione in caso di festività che si accavallano, come è previsto durante quest’anno, dal Natale alla Befana.
Anche a Santa Croce si è posta la questione e il Comune ha cercato di correre immediatamente ai ripari per venire incontro ai sei panificatori che operano in paese. Si è tenuta in Municipio una riunione preparatoria, giorno 15 dicembre, a cui hanno partecipato i funzionari comunali, le forze dell’ordine e l’amministrazione: i panificatori hanno accettato il fatto di poter fare una turnazione e il sindaco, Giovanni Barone, ha emesso un’ordinanza in cui concede l’apertura nei giorni festivi, in cui – ad eccezione del 25 dicembre e dell’1 gennaio – sarà ammessa l’attività di panificazione. Essendo, inoltre, la turnazione non disciplinata in modo rigido, il primo cittadino ha deciso di attuarla nel seguente modo: un negozio chiuso e gli altri aperti, a turno. I panificatori hanno accolto favorevolmente tale scelta accordandosi fra loro in modo da organizzarsi fino al 7 gennaio. L’amministrazione comunale di Santa Croce Camerina si è rivelata la prima nella provincia di Ragusa a trovare una soluzione rapida e condivisa e per la prossima stagione estiva si spera che tale decreto possa essere, se non revocato, almeno modificato.