Consiglio in live streaming? Non più… Botta e risposta fra Agnello e Mandarà
Fra i tanti elementi divisivi di questo inizio legislatura, come ovvio che sia nel “giochino” politico bipolare, c’è anche lo streaming. Inizialmente le sedute del Consiglio comunale erano state trasmesse attraverso il canale istituzionale del Comune di Santa Croce Camerina, attraverso l’ausilio, totalmente gratuito e disinteressato, di Santa Croce Web. Da qualche seduta non succede più, dato che Santa Croce Web non ha più inoltrato richiesta per la ripresa e la diffusione delle immagini. Il gruppo d’opposizione Liberi di Scegliere, attraverso una nota pubblicata su Facebook, ha chiesto all’ente Comune di provvedere da sé alla diretta streaming: “Ad oggi la ripresa dei Consigli comunali dipende dalla disponibilità e richiesta dell’ emittente privata di turno – scrivevano i quattro consiglieri d’opposizione – infatti gli ultimi Consigli comunali non sono stati registrati. Abbiamo invitato il Sindaco e il Presidente del Consiglio a valutare questa proposta che consente al Comune stesso di registrare il Consiglio comunale. Il servizio è gratuito e per renderlo attivo basta una connessione efficiente, un pc e una webcam. Speriamo che l’Amministrazione accolga favorevolmente la nostra proposta”.
Si tratta di una piattaforma attraverso la quale è possibile, mediante l’utilizzo di una connessione e di una webcam, riprendere e diffondere le immagini a titolo gratuito. Occorre garantire alla piattaforma dei passaggi pubblicitari e dotarsi della strumentazione utile. La proposta, fatta pervenire al presidente del Consiglio comunale il 27 novembre, un giorno prima della seduta, non è stata però letta in aula. Il capogruppo d’opposizione, Luca Agnello, non l’ha presa bene ed è intervenuto ancora su Facebook, a margine di un post pubblicato proprio al termine dei lavori: “Il Presidente del Consiglio ha ritenuto non opportuno comunicare in Consiglio la nostra nota sulla trasmissione dei Consigli comunali in streaming gratuito”.
A stretto giro di posta è arrivata la replica del presidente del Consiglio Piero Mandarà, che si è soffermato sulle modalità della mancata comunicazione e sulla sostanza della questione: “In merito alla nota formulata sui social network dal consigliere comunale Luca Agnello, ritengo Facebook un luogo poco idoneo ad argomentare su tematiche che riguardano il Consiglio, e in generale i lavori d’aula. La piazza reale è sempre meglio di quella virtuale, dove si tende – ormai è una prassi – a catturare del facile consenso con frasi a effetto, più propagandistiche che obiettive. Detto questo, non mi sottraggo all’invito e chiedo ad Agnello quale fosse l’urgenza di sottoporre all’aula la proposta di cui è firmatario, che i suoi colleghi di minoranza conoscevano già e di cui anche i consiglieri di maggioranza erano stati messi al corrente. Soprattutto in virtù del fatto che il contenuto della proposta non era stato analizzato in modo dettagliato e non c’erano risposte da dare.
Detto questo – e dopo aver analizzato i contenuti della proposta – si informano i cittadini che il Comune di Santa Croce Camerina è già dotato di un canale istituzionale da cui trasmettere in streaming le sedute del Consiglio comunale (su Youtube), per cui risulta poco utile aderire a un sito esterno cui, fra l’altro, occorre garantire dei passaggi pubblicitari. Si ritiene, inoltre, che “una webcam commerciale di buona qualità”, come affermato da Agnello nella nota protocollata il 27 novembre, non basti a garantire un servizio professionale che tutti, invece, hanno potuto riscontrare durante le prime trasmissioni. Esiste, infine, un regolamento per la ripresa e trasmissione in streaming del Consiglio comunale che dà la possibilità anche a emittenti private, con strumenti propri e a costo zero, di riprendere e diffondere le sedute d’aula previa richiesta. Ma è possibile accettare le richieste che ci pervengono, non quelle immaginarie. Con questa precisazione si spera di soddisfare la curiosità di quanti, da un po’ di tempo a questa parte, si chiedono – formulando le ipotesi più disparate – perché manchi lo streaming. E in ogni caso, ritenendo prioritaria la trasparenza istituzionale, ci attiveremo per trovare una soluzione. Al netto, però, delle polemiche sterili e infantili”.