Chikungunya, emergenza sangue a Roma: Civis Sicilia “offre” i suoi donatori
La Chikungunya (CHIKV) è una malattia di origine virale, causata da un virus che appartiene alla famiglia delle Togaviridae (Arbovirus), del genere degli Alphavirus. Dopo un periodo di incubazione di 3-12 giorni, si possono manifestare sintomi simili a quelli dell’influenza, con febbre alta, brividi, nausea, vomito, cefalea e soprattutto importanti dolori articolari. Le complicanze più gravi sono rare e possono essere di natura emorragica o neurologica, soprattutto nei bambini. In rarissimi casi la chikungunya può essere fatale, più che altro in soggetti anziani con sottostanti patologie di base.
In merito all’attuale situazione su Roma dove si è in emergenza sangue per la mancanza di 12.000 sacche di sangue, con i provvedimenti di sospensione dei donatori già intrapresi, il CIVIS SICILIA, nel rispetto delle normative nazionali e regionali, consapevoli dell’insostituibile ruolo dei donatori di sangue che hanno una funzione civica e sociale, con valori umani e solidaristici, saranno vicini con la propria opera, alle esigenze dell’Assessorato alla Salute della Regione Lazio, con le proprie associazioni dei donatori di sangue per assicurare il flusso necessario di donatori e di donazioni per attutire i bisogni della rete trasfusionale.
“Il CIVIS (Comitato Interassociativo del Volontariato Italiano del Sangue) nelle sue massime espressioni di Avis, Fratres e Fidas e Cri, di concerto con i propri presidenti Nazionali e con la sempre attenta presenza Centro Regionale Sangue Sicilia, sono pronti a fare sinergia per governare questa emergenza. Oggi a Roma – dice Salvatore Mandarà, coordinatore CIVIS e presidente Avis Regionale Sicilia – verrà chiesto di snellire alcune procedure, attraverso decreti o circolari avente temporalità fino al 31.12.2017, che autorizzi il superamento degli ambiti territoriali per i centri trasfusionali che consentono anche a nuovi donatori possibili donazioni sangue. Solo con senso civico e di responsabilità, si potrà venire incontro alle esigenze dei nostri malati ed in particolar modo dei bambini talassemici”.