Acate – Sequestrata una discarica a cielo aperto vicina al fiume Dirillo
Il nucleo ambientale della Polizia Provinciale ha sequestrato, stamani, una discarica a cielo aperto di 500 metri quadrati nella frazione di Marina di Acate nei pressi del fiume Dirillo, a seguito dell’esposto presentato dalla parlamentare regionale Vanessa Ferreri, in merito alla non più sostenibile situazione di degrado in cui versa la località marittima, con diversi siti letteralmente invasi da ogni tipologia di rifiuti, discarica che tra l’altro, era già stata più volte segnalata da molti villeggianti della zona.
Nell’area infatti, oltre a diversi incendi appiccati da ignoti, erano stati depositati da tempo, in appositi sacchi a tenuta, materiali contenenti amianto che la ditta incaricata dal Comune aveva raccolto in precedenza ed reso innocui per il successivo smaltimento. Su specifica richiesta degli agenti operanti, la ditta ha provveduto in tempi brevi alla raccolta dei rifiuti pericolosi ed al loro allontanamento dal sito. Considerato che da controlli successivi l’area non era stata ancora bonificata, ma che i rifiuti erano aumentati, la Polizia Provinciale ha proceduto al sequestro del sito affidandolo in custodia ad un funzionario del comune di Acate, che dovrà attivare le procedure di competenza previste dal Codice dell’Ambiente per la rimozione dei rifiuti e la messa in pristino dei luoghi.
Il sequestro si è reso necessario considerato che la mancata raccolta dei rifiuti abbandonati da parte del Comune di Acate avrebbe potuto causare altri fenomeni incendiari con emissioni di fumi tossici in atmosfera con nocumento alla salute dei residenti e dell’ambiente, oltre al notevole impatto ambientale rappresentato dalla quantità dei rifiuti illecitamente abbandonati. L’area del territorio acatese è, inoltre, particolarmente vigilata a causa delle “fumarole”, dovute alla cattiva consuetudine di alcuni agricoltori di bruciare i propri rifiuti agricoli a fine ciclo, e diversi titolari di aziende agricole, infatti, sono già stati denunciati alla competente autorità giudiziaria.
Il dirigente del corpo dr. Raffaele Falconieri, ricorda a tutti i cittadini del territorio ibleo, che sino al 30 settembre è fatto divieto assoluto di bruciare gli scarti vegetali, rami ed erbacce nei terreni incolti. Nel caso in cui non venisse rispettata la legge, i trasgressori verranno sanzionati penalmente per violazione alle norme ambientali.