Commercianti in politica? E’ polemica. L’Ascom: “Tutti sono liberi di esporsi”
“Approssimandosi la data delle elezioni amministrative, gli animi si stanno surriscaldando sempre di più. E questo potrebbe anche non riguardarci se non fosse necessario dissociarsi dalle dichiarazioni di chi, in questi giorni, ha ritenuto suo malgrado evidenziare il fatto che i commercianti non possono esporsi in politica”. A sottolineare tutto ciò è il presidente della sezione Ascom di Santa Croce Camerina, Vitaliano Pollari, il quale, a scanso di equivoci, mette in luce che “ogni commerciante, in qualità di cittadino, è libero di avere preferenze e simpatie politiche senza che questo determini eventuali danni alla propria immagine o attività specie in un contesto elettorale come quello di Santa Croce Camerina in cui non esistono partiti politici ma si valuta il personaggio politico come persona capace di spendersi più o meno per il bene del paese. Ciascun lavoratore del settore del commercio – aggiunge Pollari – ciascun artigiano, ciascun libero professionista è libero di manifestare il proprio pensiero e qualora lo voglia di esporsi in prima persona per il bene di Santa Croce. Detto ciò, che ciascuno si assuma le responsabilità delle proprie dichiarazioni. E, al contempo, auguriamo in bocca al lupo a tutti i candidati”.
LA POLEMICA DI DOMENICA
La miccia si era accesa domenica pomeriggio su Facebook, quando un commerciante di Santa Croce aveva riportato sul social una fase estrapolata dalla convention di #SantaCroceRivive, la lista civica che sostiene la candidatura a sindaco di Giovanni Barone. Immediata la risposta di un altro utente: “Una persona che ha un’attività commerciale è meglio che non si espone tanto. Quindi giorno 12 giugno vedremo chi avrà ragione, tu pensa a portare avanti la tua attività che stai riuscendo benissimo a farlo, poi la politica la devono fare i politici quindi un consiglio che ti posso dare: stai molto attento a fare certe affermazioni”. La frase, con toni non dissimili da un’intimidazione, aveva sollevato critiche da tutti i fronti. Giovanni Barone, con un post sulla pagina ufficiale, lo aveva considerato “un fatto di una gravità inaudita (…) Temo che i toni e le argomentazioni dell’”accusatore” poco abbiano a che fare con la normale dialettica della campagna elettorale e, più in generale, con la libera manifestazione del pensiero. Chi ha stabilito, inoltre, che un lavoratore non debba interessarsi alla politica o, eventualmente, anche esporsi in prima persona per fare andare meglio le cose?”. Immediata anche la replica di Lucio Schembari: “Ci dissociamo completamente da chiunque sostenga tale tesi” ma anche “da chi in queste ultime ore sta strumentalizzando la vicenda”. Da notare anche la presa di posizione di Pina Cocuzza, assessore designata per la lista di Pluchino: “Teniamo Toni bassi e isoliamo questa gente. Sono certa che chi di dovere saprà prendere i dovuti provvedimenti”.