Ragusa – La Polizia di Stato arresta richiedente asilo che spacciava a 2 minorenni
La Polizia di Stato – Squadra Mobile – ha tratto in arresto SOW Younouss, nato in Senegal, il 07.12.1994 per spaccio di droga a due minorenni italiani, uno dei quali già segnalato alla Prefettura di Ragusa ma nonostante questo continua a comprare stupefacenti per uso personale. Ieri sera, durante un servizio di contrasto al fenomeno del traffico di sostanze stupefacenti ed in particolar modo al c.d. “spaccio di piazza”, gli uomini della “Sezione Narcotici” della Squadra Mobile di Ragusa hanno effettuato un servizio di osservazione nei pressi di una comunità di Ragusa che ospita richiedenti asilo, già oggetto di attenzione investigativa. A seguito dell’attività info-investigative della Squadra Mobile, alcuni dei richiedenti asilo presenti a Ragusa sono dediti all’attività di spaccio. Gli acquirenti, spesso anche minori d’età, si recano nei pressi dei centri per richiedenti asilo ed attendono uno degli ospiti che si avvicina loro, chiede di cosa hanno bisogno e prende accordi su quantità e prezzo.
Proprio ieri sera i due minorenni di 15/16 anni si sono recati a pochi passi dal centro, hanno atteso lo spacciatore che dopo gli accordi entrava dentro e faceva ritorno con la droga consegnandola ai minori. I poliziotti intervenivano immediatamente dopo lo scambio e bloccavano lo spacciatore ed i minori che impauriti gettavano a terra la droga appena ricevuta, prontamente recuperata dagli investigatori. Negli uffici della Polizia di Stato venivano convocati i genitori per l’affidamento dei figli minori. Forte la preoccupazione per uno dei giovani in quanto è già la seconda volta che viene segnalato alla Prefettura in quanto assuntore abituale di droga. Lo spacciatore è stato tratto in arresto e condotto in carcere; nel contempo il senegalese verrà segnalato per l’allontanamento dalla comunità per richiedenti asilo e la perdita del programma di protezione umanitaria. “La Polizia di Stato continua a vigilare sul traffico di sostanze stupefacenti traendo in arresto i c.d. spacciatori di piazza e segnalando alla Prefettura gli assuntori abituali, sempre più giovani; fondamentale il rapporto tra famiglia e Istituzioni al fine di trovare un percorso rieducativo per gli assuntori abituali”.