Furgone bianco, la donna in Questura: ma le telecamere non notano nulla
“Un uomo all’interno di un furgone bianco ha scattato delle foto a mio figlio minorenne. Eravamo al centro commerciale Ibleo”. E’ questo pressappoco il messaggio d’allarme, diffuso da una donna su alcuni gruppi WhattsApp che, da ieri pomeriggio, ha scatenato il tam tam sui social. La signora si è presentata venerdì presso gli uffici della Questura, dove ha fornito la sua versione dei fatti. Inizialmente si pensava a una bufala inventata di sana pianta, adesso la Polizia indaga. Ma dai primi segnali, l’allerta non sembra giustificata.
Ecco il messaggio della Polizia:
“La Polizia di Stato in data odierna ha ricevuto presso gli uffici della Squadra Mobile, la donna che ha inviato la nota audio tramite messaggistica istantanea, con la quale desiderava informare, e quindi mettere in allerta le famiglie da lei conosciute, di quanto a lei ed al figlio accaduto.
La donna ha precisato nei dettagli quanto verificatosi ieri intorno alle 10.00 presso il parcheggio del centro commerciale “ibleo”, riferendo di aver notato un furgone vecchio modello bianco con a bordo due persone (due uomini o una coppia) che, senza scendere dal veicolo, senza proferire alcuna parola, hanno presumibilmente scattato una foto nella direzione del figlio che si trovava comunque distante. Il bambino impaurito è corso dalla madre poco distante ed ha riferito il tutto, tanto che immediatamente la stessa si è premurata di avvisare i vigilantes del centro commerciale. Il personale addetto, monitorando la registrazione delle telecamere di sorveglianza non notava nulla di anomalo anche perché distante dal campo di registrazione.
La donna, solo oggi, dopo aver compreso che la sua segnalazione non era stata ancora formalizzata ad un ufficio di Polizia, si recava presso la Questura per riferire nei dettagli quanto accaduto al fine di permettere agli investigatori di effettuare le dovute verifiche.
Gli uomini della Squadra Mobile, raccolto ogni dettaglio, hanno subito avviato un’attività di riscontro di quanto riferito. In particolar modo sono state estrapolate ed esaminate le immagini degli impianti di videosorveglianza della zona ma, stante la distanza sistemi di ripresa rispetto al luogo dei fatti così come narrati, non è stato ancora possibile risalire alla targa o modello del veicolo mai “catturato” dagli obiettivi.
Sono in corso tutti i possibili accertamenti per risalire al veicolo e/o all’identità dei soggetti a bordo indicati dalla donna e dal figlio.
La Polizia di Stato del capoluogo ibleo, in linea generale ed a prescindere da quanto opportunamente segnalato dalla donna, rammenta a tutti i cittadini che per qualsiasi fattispecie di reato o illecito amministrativo, è possibile contattare il numero di pronto intervento 113 o presentare un esposto o una denuncia presso gli uffici della Questura che sono sempre a disposizione degli utenti bisognosi anche solo di un confronto con le Istituzioni”.