Vittoria – Lotta allo spaccio di droga: arrestato pusher marocchino. Ora è ai domiciliari
Era da tempo monitorato dai Carabinieri che, da diversi giorni, lo avevano notato frequentare ragazzi e i principali luoghi di aggregazione giovanile: è finito così in manette Zaghloul Abdelkrim, 44enne marocchino, “pizzicato” dai militari dell’Aliquota Radiomobile mentre cedeva alcune dosi di hashish, per un peso complessivo di oltre 2 grammi, ad un 45enne vittoriese in via Caporale degli Zuavi.
L’attività, frutto di appositi servizi di osservazione e pedinamento per monitorarne i movimenti e le abitudini di vita e protrattisi per svariati giorni, che si inquadrano nell’ambito dell’intensificazione dei controlli nell’area urbana di Vittoria, aveva consentito di appurare le “strane” frequentazioni con diversi giovani, nonché un certo andirivieni proprio nei pressi dell’abitazione del marocchino, finchè i militari hanno sorpreso il 44enne, nella mattinata di oggi, intrattenersi con un uomo al quale dava furtivamente un piccolo involucro: ne è nata una perquisizione che ha permesso di rinvenire addosso al vittoriese la droga, mentre al marocchino 10 euro in contanti, il costo delle dosi appena cedute. La perquisizione domiciliare che ne è seguita, ha permesso di trovare materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente e altri 20 euro in contanti, ritenuto provento dell’attività di spaccio: il tutto è stato posto in sequestro penale.
E’ scattato così l’arresto per lo straniero, che è stato condotto presso la caserma di via Garibaldi dove, al termine delle formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, a disposizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, dott. Francesco Riccio, dinanzi al quale dovrà rispondere del reato di spaccio. L’assuntore, invece, è stato segnalato al competente Ufficio Territoriale del Governo per detenzione per uso personale di sostanza stupefacente.
Ora, al vaglio degli investigatori, che stanno proseguendo le indagini, la posizione del tunisino, per accertare l’eventuale complicità di altri criminali, e il canale di approvvigionamento della droga: la sostanza stupefacente sequestrata è già stata inviata presso il Laboratorio di Sanità Pubblica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa al fine di stabilirne il principio attivo e il numero di dosi ricavabili.