Patto per la Sicilia: 3,7 mln per l’impianto di depurazione di c.da Pescazze
Importanti opere pubbliche saranno completate, rifunzionalizzate o realizzate a Santa Croce grazie al Patto per la Sicilia che Renzi ha firmato col presidente Crocetta, alla presenza dei sindaci siciliani, sabato scorso, nella Valle dei Templi. L’intesa, che vale cinque miliardi e 750 milioni di euro, prevede un piano di investimenti per il rilancio dell’Isola (almeno 29 milioni di euro per la provincia di Ragusa). In particolare per Santa Croce Camerina, sarà previsto un finanziamento di 3 milioni 700 mila euro, rivolto per l’adeguamento alla normativa vigente dell’impianto di depurazione di contrada Pescazze. Un altro intervento nel territorio, riguarda la messa in sicurezza e rischio idrogeologico (oltre due milioni di euro), attinente ai lavori di riqualificazione del parco archeologico di Camarina.
L’approvazione della delibera Cipe dovrebbe dare immediatamente esecutività all’utilizzo dei fondi, a seguito della firma del Patto, tra il presidente del Consiglio e il governatore. Ma non è così scontato. O meglio, è quello che è, cioè un Piano attualmente sulla carta. I 5,7 miliardi del mega-progetto nazionale, insomma, adesso bisogna prima trovarli tutti, poi spenderli. E non è cosa da poco, considerate le “difficoltà” (per usare un eufemismo) della Regione siciliana a spendere almeno quelli europei. Del resto, proprio un miliardo dei Fondi di sviluppo e coesione, quelli cioè che per gran parte finanziano il Patto per la Sicilia, poco più di un anno fa sono tornati a Roma a causa dei ritardi del governo Crocetta. Erano quelli della scorsa programmazione (2007-2013) che l’esecutivo Renzi si è ripreso, con una norma in Finanziaria, per destinarli agli sgravi fiscali alle imprese. Insomma, il Patto c’è. Le opere, si vedrà. Non vediamo l’ora che dalle parole e dalle carte si possa subito passare ai fatti e ai lavori”.