Scicli – Arrestato autore dei tentati furti della sera di ferragosto: era già oggetto di misure cautelari
Nel pomeriggio di mercoledì, i Carabinieri della Tenenza di Scicli hanno proceduto all’arresto di CASSIBBA Marcello, classe 1974, sciclitano, pregiudicato per reati contro il patrimonio. L’arresto è stato eseguito in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Ragusa su richiesta dai Carabinieri che, a seguito di brevissime e immediate indagini, individuavano il CASSIBBA come il soggetto che, nella notte tra il 15 ed il 16 agosto, forzando le portiere, tentava di asportare alcune autovettura in sosta nel centro abitato di Scicli e successivamente tentava di introdursi all’interno di un’abitazione sita in c.da San Biagio, desistendo dal portare a termine le sue azioni criminose, solo perché sorpreso dai proprietari, che chiedevano l’intervento dei militari dell’Arma, mediante telefonata sul numero di emergenza 112, costringendo il CASSIBBA a darsi a precipitosa fuga.
Particolare che rendeva ancor più grave l’accaduto era che CASSIBBA, quando ha tentato di mettere in atto i tentati furti, si trovava sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Scicli, con l’obbligo di non allontanarsi dalla sua abitazione dalle ore 20:00 alle ore 07:00. Tale misura gli era stata imposta perché, nell’anno 2015, non facendosi scrupolo di ricorrere all’aiuto del figlio minorenne, si era reso responsabile di un altro furto in abitazione, venendo però arrestato in flagranza di reato, sempre dai Carabinieri della Tenenza di Scicli. Lo stesso, quindi, era un soggetto ben conosciuto ai militari dell’Arma locale che, infatti, la sera di ferragosto, sulla base delle prime sommarie descrizioni fornite dalle vittime dei tentati furti, individuavano subito il CASSIBBA quale autore degli stessi e quando i militari si recavano presso la sua abitazione, ove avrebbe dovuto trovarsi per gli obblighi che gli erano imposti dall’A.G., non veniva rintracciato. Per tale motivo i Carabinieri richiedevano un aggravamento della suddetta misura cautelare che veniva prontamente concesso, con il CASSIBBA che, così come disposto dall’A.G., è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la sua abitazione.