Processo Panarello, perizia della difesa: “Loris assassinato con cavo usb”
Si è tenuta stamattina, presso il Tribunale di Ragusa, la seconda udienza del processo che vede imputata Veronica Panarello. La donna è accusata di aver ucciso il figlio Loris e di averne occultato il cadavere presso il canalone del Mulino vecchio, alle porte di Santa Croce. Era presenta in aula anche il suocero di Veronica, Andrea Stival, che pochi mesi fa è stato accusato dalla Panarello di essere l’esecutore materiale del delitto. Nel corso dell’udienza è stata depositata una nuova perizia da parte della difesa: “La consulenza medico-legale che abbiamo depositato ribalta in maniera definitiva la questione dell’arma del delitto” ha dichiarato il legale di Veronica, Francesco Villardita, che ha ribadito come il piccolo sia stato strangolato non con una fascetta elettrica bensì con un cavo usb. “Abbiamo una consulenza medico legale e una bioingegneristica che dimostra la compatibilità del cavo usb con il solco lasciato sul collo del bambino” ha precisato. Il caso Loris approderà nuovamente in aula il prossimo 26 settembre, quando dovrebbero tenersi alcune dichiarazioni spontanee da parte dell’imputata. Le altre udienze sono state fissate per il 3, 5 e 7 ottobre.
A margine dell’udienza di oggi ha parlato Salvatore Biazzo, avvocato di Andrea Stival: “E’ stata un’udienza tecnica, sono state prodotte perizie e controperizie. Se temo nuove accuse nei confronti di Andrea? Dalla Panarello ci aspettiamo di tutto. Ma tutte le accuse rivolte fin qui al mio assistito sono risultate prive di fondamento. E ricordo che a carico del signor Stival non c’è alcun tipo di imputazione. Il confronto all’americana? Oggi non è stato richiesto. Ritengo che in questa fase non sia ammissibile né utile. Tutta la documentazione probatoria è soddisfacente e completa per una decisione del giudice”. Andrea Stival, interpellato sulla perizia psichiatrica cui è stata sottoposta Veronica, ha sentenziato: “Disturbi mentali? Non li ho mai notati”.